La vicenda surreale dell’uomo con la prenotazione dermatologica nel futuro
Quando una visita medica diventa un viaggio nel tempo
Una vicenda singolare si è verificata presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove un uomo di 50 anni proveniente da Treviglio ha vissuto un’esperienza al limite del surreale. Aveva prenotato una visita dermatologica per il 1° ottobre, ma al suo arrivo ha scoperto che la prenotazione era in realtà per il 2026. Questo episodio, riportato dal Corriere della Sera, mette in luce la triste realtà delle lunghe liste di attesa che affliggono l’Italia.
Il protagonista della vicenda ha deciso di avvalersi del protocollo previsto per richiedere la visita entro i termini stabiliti per legge, che variano da 72 ore per le urgenze fino a 4 mesi per le visite programmabili. Nonostante abbia tentato di prenotare tramite l’azienda sanitaria locale senza successo, ha scritto all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) per sollecitare la prestazione. La conferma della visita è arrivata via email.
L’uomo ha ammesso di aver commesso un errore nel controllare la data della prenotazione, limitandosi a verificare solo il giorno e il mese. Giunto a Bergamo il 1° ottobre, si è presentato al poliambulatorio indicato, ma il suo nome non risultava nella lista. Solo in seguito è emerso che era in anticipo di due anni rispetto alla data corretta. Una situazione che lo ha lasciato incredulo: come poteva curarsi in quelle condizioni?
La risposta dell’azienda sanitaria non ha fatto che aggiungere frustrazione alla situazione, considerando la prima visita disponibile come un servizio adeguato, nonostante le difficoltà nel garantire prestazioni dermatologiche. Questa storia, purtroppo, rappresenta una realtà comune che molti italiani devono affrontare, pagando il prezzo sulla propria pelle.
