Ilaria Alpi e Miran Hrovatin: Verità e Giustizia dopo 17 Anni
Dopo 17 anni di carcere, Omar Hashi Hassan è stato dichiarato innocente per la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Un depistaggio svelato ha portato alla verità. Giornalisti e politici lottano per giustizia.
La morte di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin ha visto un unico indagato, Omar Hashi Hassan, che dopo 17 anni di carcere è stato dichiarato innocente e risarcito con 3 milioni di euro dallo Stato italiano. Hassan, deceduto nel 2022 a causa di una bomba piazzata sotto il sedile della sua auto a Mogadiscio, Somalia, è stato rilasciato grazie all’impegno dell’inviata di “Chi l’ha visto?”, Chiara Cazzaniga.
Il supertestimone che inizialmente indicò Hassan come l’assassino della giornalista e del cineoperatore di Rai 3, ha ammesso di non aver visto chi ha sparato e di aver mentito per denaro, poiché gli italiani avevano fretta di chiudere il caso. Questo depistaggio ha portato all’arresto e alla condanna all’ergastolo di Hassan, che si è rivelato essere basato su una falsa testimonianza.
La revisione del processo davanti alla Corte d’Appello di Perugia nel 2016 ha portato all’assoluzione di Hassan, evidenziando un grave depistaggio. La desecretazione degli atti delle commissioni d’inchiesta sui rifiuti radioattivi e sul caso Alpi ha contribuito alla sentenza che ha riconosciuto l’innocenza di Hassan.
Ilaria Alpi, inviata in Somalia per il Tg3, è stata uccisa insieme all’operatore Miran Hrovatin durante una sparatoria a Mogadiscio mentre seguivano la missione Onu “Restore Hope”. Alpi aveva scoperto interessi internazionali legati alla guerra civile somala e al traffico di armi e rifiuti tossici.
Le indagini e le commissioni d’inchiesta hanno portato a diverse ipotesi sull’omicidio di Alpi, tra cui un tentativo di rapina o rapimento che è finito tragicamente. Tuttavia, alcune voci sostengono che Alpi avesse scoperto traffici illeciti che coinvolgevano anche istituzioni italiane.
La vicenda Alpi-Hrovatin è stata oggetto di numerose iniziative e incontri per fare luce sull’accaduto e per non archiviare il caso. Giornalisti, associazioni e politici si sono mobilitati per ottenere verità e giustizia, onorando la memoria delle vittime e difendendo il giornalismo d’inchiesta.