Friday, June 27, 2025
Politica

Stop ai trasferimenti dei migranti in Albania: la decisione del tribunale di Roma

Il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia europea e le critiche del Partito Democratico

Stop ai trasferimenti dei migranti in Albania: la decisione del tribunale di Roma

Come previsto, i trasferimenti dei migranti in Albania, considerati un punto di forza delle politiche migratorie del governo Meloni, hanno subito un nuovo stop. La sezione immigrazione del tribunale di Roma ha rimesso il caso dei sette migranti trattenuti nel centro albanese extra-UE alla Corte di giustizia europea, sospendendo il provvedimento di convalida del trattenimento. Questi sette migranti, di nazionalità egiziana e bengalese, sono stati recuperati dalla Marina Militare in acque internazionali e attualmente si trovano nel centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader, in Albania. Al termine dei termini di convalida, dovranno lasciare la struttura per essere trasferiti in Italia.

Nel testo del provvedimento della XVIII sezione immigrazione del Tribunale di Roma, si evidenzia che i giudici hanno deciso di disporre un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione europea, formulando quattro quesiti. Questa decisione è in linea con quanto già fatto da due collegi della stessa sezione in precedenza, riguardo alla sospensiva dei provvedimenti di rigetto di domande di asilo presentate da migranti precedentemente trattenuti in Albania. Inoltre, si sottolinea che i criteri per la designazione di uno Stato come Paese di origine sicuro sono stabiliti dal diritto dell’Unione europea, e quindi il giudice ha il compito di verificare la corretta applicazione di tale diritto, che prevale sulla legge nazionale in caso di incompatibilità.

Il nuovo stop ai trasferimenti dei migranti in Albania rappresenta una situazione ancora più grave del precedente, per almeno due motivi. In primo luogo, sono state spese ingenti risorse economiche per il trasporto di un numero esiguo di migranti nei centri in Albania, e era prevedibile che il pronunciamento dei giudici sarebbe stato in linea con il precedente. In secondo luogo, i giudici del tribunale di Roma hanno disapplicato il decreto Paesi Sicuri approvato in fretta e furia da Giorgia Meloni, confermando che le norme europee in materia di immigrazione prevalgono sulle leggi nazionali. La Corte di giustizia europea ha stabilito che un Paese può essere considerato sicuro solo se lo è in ogni sua parte di territorio. Dopo la sospensione della convalida del trattenimento da parte del tribunale di Roma, i sette migranti saranno liberati e trasferiti in Italia, con arrivo previsto a Brindisi.

Il Partito Democratico ha criticato aspramente il governo per questa situazione, definendo l’ennesimo ping pong con i migranti come una scelta assurda. Si è evidenziato l’uso sconsiderato delle risorse pubbliche per la gestione dei centri in Albania, che ospitano un numero esiguo di persone. Questo continuo trasferimento di migranti tra Italia e Albania ha generato costi elevati a carico dei contribuenti italiani.

La responsabile nazionale giustizia del Partito Democratico, Debora Serracchiani, ha sottolineato che il tribunale di Roma ha applicato la legge in modo impeccabile, rispettando la normativa europea che non può essere ignorata.