Monday, June 16, 2025
Economia

Nuove norme fiscali per chi ha usufruito dei bonus edilizi in Italia

Revisione catastale e controlli fiscali: le novità del Piano strutturale di bilancio

Nuove norme fiscali per chi ha usufruito dei bonus edilizi in Italia

Il Piano strutturale di bilancio presentato dall’Italia all’Europa prevede che chi ha usufruito dei bonus edilizi dovrà affrontare i controlli del Fisco. Questa novità è stata annunciata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante la presentazione del testo al Parlamento, rompendo così il tabù che il centrodestra ha sempre avuto riguardo alla tassazione sulla casa.

Una delle riforme proposte riguarda la revisione catastale, che prevede l’aggiornamento degli archivi catastali per individuare le cosiddette “case fantasma” edificate abusivamente e sconosciute all’Erario. Inoltre, si procederà all’aggiornamento dei valori catastali delle abitazioni, con particolare attenzione agli immobili che sono stati riqualificati con l’aiuto dei fondi pubblici.

La norma contenuta nella Manovra 2024 prevede l’obbligo di aggiornare i dati catastali per chi ha beneficiato di detrazioni fiscali legate a interventi edilizi. In pratica, chi ha usufruito del Superbonus del 110% e di altri bonus edilizi sarà sottoposto a controlli fiscali per verificare la corretta trasmissione delle variazioni catastali all’Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia delle Entrate dovrà verificare se l’incremento del valore degli immobili a seguito di lavori di efficientamento energetico e miglioramento antisismico ha comportato un aumento della rendita catastale, e se queste variazioni sono state segnalate correttamente. La legge prevede che il dichiarante comunichi la categoria catastale, i dati di superficie e la classe per ogni unità immobiliare.

La rivalutazione della rendita catastale avrà un impatto maggiore sulle abitazioni più vecchie, che potrebbero vedere un aumento del valore attribuito agli immobili dal Catasto. Questo influenzerà il calcolo di tasse come l’IMU, con possibili rivalutazioni fino al 50% per le abitazioni di tipo popolare.

La rivalutazione catastale comporterà un aumento dell’Imu per i proprietari delle seconde case e potrebbe influenzare anche il valore Isee e il reddito lordo ai fini Irpef per i proprietari di prime case ristrutturate con il Superbonus. Inoltre, la Tari potrebbe aumentare in base alla superficie catastale, e chi vende l’immobile entro dieci anni dalla fine dei lavori dovrà pagare una tassa sul capital gain.

Infine, l’imposta di registro sarà proporzionalmente più alta per gli acquirenti, in base al valore catastale dell’immobile. Questo impatterà sulle successioni e donazioni ai proprietari di immobili che hanno usufruito del Superbonus per la riqualificazione.

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