Operazione Inps e Carabinieri contro il lavoro sommerso nel settore agricolo
Aumento delle assunzioni regolari a Latina dopo controlli incrociati
Un’importante operazione è stata avviata da Inps e Carabinieri per contrastare il lavoro sommerso e lo sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo. Le ispezioni sono state condotte in numerose aziende agricole nei territori di Latina, Terracina, Sperlonga e Fondi, grazie alla collaborazione con Agea. Questa collaborazione, avviata a titolo sperimentale, ha permesso di individuare indici di rischio attraverso l’incrocio delle banche dati.
Nel territorio pontino, le assunzioni a tempo determinato sono aumentate in seguito ai controlli effettuati. Dal 1° giugno al 15 luglio di quest’anno, sono state registrate 7.368 assunzioni, rispetto alle 4.790 dello stesso periodo dell’anno precedente, con un aumento del 53,8%. In particolare, nel 2024, si sono verificate 1.742 assunzioni dal 1° al 18 giugno, 3.287 dal 19 al 30 giugno e 2.339 dal 1 al 15 luglio.
Sono stati riscontrati picchi di assunzioni giornaliere subito dopo i controlli sul territorio, che proseguiranno per contrastare il lavoro sommerso e garantire il rispetto della legalità. L’Inps spiega che il contrasto al lavoro nero ha l’obiettivo di garantire una copertura previdenziale ai lavoratori e proteggere le aziende oneste da quelle che operano al di fuori della legalità, creando una concorrenza sleale.
Nell’ambito dell’operazione, ispettori provenienti da diverse regioni sono stati coinvolti, con la collaborazione attiva dell’Arma dei Carabinieri, per dare un segnale forte di presenza dello Stato come deterrente contro il lavoro nero. Il risultato è stato un aumento significativo delle assunzioni di lavoratori regolari a tempo determinato a Latina e provincia.
La tragica vicenda di Satnam Singh, il bracciante indiano morto dopo un incidente sul lavoro in un’azienda agricola di Borgo Santa Maria nel 2024, ha evidenziato la gravità dello sfruttamento e della mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Singh è stato mutilato e abbandonato dopo aver lavorato per soli 6 euro l’ora, mettendo in luce la drammatica realtà di chi è costretto a lavorare in condizioni disumane per una misera paga.