Decreti Salva Casa: Sanatorie e Polemiche sull’Edilizia
Approvazione del decreto e critiche delle opposizioni
Come previsto, il governo Meloni ha posto la fiducia sul decreto Salva Casa, il pacchetto di norme volute dal vicepremier Matteo Salvini che prevede una serie di sanatorie. La decisione è stata annunciata durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio al termine del question time. Il voto finale è previsto per venerdì.
Dopo il via libera da parte della commissione Ambiente, Salvini ha dichiarato: “Una bella vittoria della Lega, una promessa mantenuta”. Ha aggiunto di essere orgoglioso del decreto che aiuterà milioni di famiglie in Italia a diventare proprietarie delle proprie case, superando problemi burocratici che durano da 30 anni.
Il provvedimento, dopo l’approvazione degli emendamenti presentati dal Carroccio, prevede un maggior numero di irregolarità sanabili ed è stato fortemente criticato dalle opposizioni che lo definiscono un “condono tombale”.
Il deputato dem Virginio Merola, Capogruppo Pd in Commissione Finanze, ha spiegato che il governo, con il decreto, sembra concentrarsi sulla rendita immobiliare anziché affrontare la carenza di alloggi in affitto per famiglie, lavoratori e studenti.
Le modifiche approvate in commissione Ambiente riguardano anche le mini-case: i monolocali potranno ottenere l’abitabilità a partire da una superficie di 20 metri quadrati per una persona e di 28 metri quadrati per due persone. Si riduce anche il requisito dell’altezza minima da 2,7 metri a 2,4. Saranno sanate anche le mansarde e i mini appartamenti ricavati da abitazioni più grandi.
Le opposizioni temono che le sanatorie possano portare a una totale deregulation, con cantine e locali trasformati in mini appartamenti per uso turistico, rischiando di incentivare la gentrificazione nelle città.
Il capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, Marco Simiani, ha criticato il decreto definendolo un favore alla rendita immobiliare e creando una deregulation totale. Ha sottolineato la mancanza di risposte ai veri problemi abitativi come gli alloggi per studenti e famiglie a costi sostenibili.
Il Partito Democratico ha presentato emendamenti per garantire il diritto alla casa, realizzare un piano di edilizia residenziale pubblica, limitare la crescita dei B&B, contrastare il caro affitti e aumentare l’offerta di alloggi per gli universitari fuorisede.
Il decreto Salva Casa è stato difeso dal vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Edoardo Rixi, come un provvedimento di buon senso che aiuta famiglie e amministrazioni locali. Le misure mirano a mettere sul mercato decine di migliaia di appartamenti, con un effetto di calmieramento naturale del mercato degli affitti.
Il decreto aiuterà anche le amministrazioni locali a gestire pratiche incagliate. Non è stato approvato l’atteso provvedimento salva-Milano, che avrebbe dovuto sbloccare cantieri di nuovi grattacieli posti sotto sequestro per irregolarità. Si prevede che sarà recuperato in un altro provvedimento, tenendo conto delle proposte del comune di Milano.