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Georgia: Legge sugli agenti stranieri e l’Unione Europea

La controversa legge georgiana mette a rischio l'adesione all'UE

Georgia: Legge sugli agenti stranieri e l’Unione Europea

La Georgia si allontana dall’Unione europea dopo l’approvazione della controversa legge sugli agenti stranieri da parte del Parlamento di Tsibilisi. Questa legge, secondo i suoi critici, è vista come un attacco alle organizzazioni non governative e ai media sostenuti dall’Occidente. La Commissione europea e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Josep Borrell, hanno espresso profondo rammarico per l’approvazione della legge, considerata filorussa, e hanno annunciato che stanno valutando tutte le opzioni per reagire insieme agli Stati membri.

La legge, simile a quella introdotta in Russia da Vladimir Putin, prevede che le ONG e i media che ricevono più del 20% dei loro fondi dall’estero siano etichettati come agenti stranieri e debbano dichiarare di agire per conto di una potenza straniera. Devono iscriversi in un registro apposito e fornire dettagli finanziari. Questo provvedimento ha scatenato proteste da parte di decine di migliaia di georgiani, dell’UE e degli Stati Uniti, che ritengono che la legge sia un modo per reprimere l’opposizione e la società civile filo-occidentale, aprendo la porta a Mosca.

Anche la presidente georgiana Salome Zourabichvili si era opposta alla legge, definendola contraria alla costituzione e agli standard europei. Tuttavia, il Parlamento ha superato il veto presidenziale con una maggioranza semplice. Il primo ministro Irakli Kobakhidze, sostenitore del provvedimento, ha difeso la legge come un modo per proteggere il Paese dall’influenza estera e fermare le ONG che, a suo dire, complottano per rovesciare il governo promuovendo l’estremismo religioso e la propaganda LGBT. L’opposizione, invece, ritiene che l’obiettivo di Kobakhidze sia garantirsi il controllo dei media in vista delle elezioni generali di ottobre.

L’UE ha sottolineato che la legge georgiana va contro i valori europei e avrà un impatto negativo sul percorso del Paese verso l’UE. Bruxelles e gli Stati membri stanno valutando le possibili azioni da intraprendere. Gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni contro i politici che minano la democrazia in Georgia. Il futuro della Georgia come candidato all’UE e il processo di adesione potrebbero essere messi in discussione, soprattutto in base all’esito delle elezioni di ottobre.