Ilaria Salis ottiene gli arresti domiciliari a Budapest
Una vittoria legale per l'attivista milanese detenuta in Ungheria
Una piccola vittoria in tribunale è stata ottenuta da Ilaria Salis, 39enne di Monza detenuta a Budapest dall’11 febbraio 2023 con l’accusa di aver aggredito due estremisti di destra. Il tribunale di seconda istanza ungherese ha accolto il ricorso presentato dai suoi avvocati, consentendole di passare dai domiciliari al posto del carcere, pur rimanendo a Budapest. La notizia è stata confermata anche dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il question time a Montecitorio, che ha dichiarato: “Il tribunale del riesame ungherese ha concesso gli arresti domiciliari a Ilaria Salis.”
Il ricorso è stato presentato dai legali di Ilaria Salis contro la decisione del giudice Jozsef Sós, che in un’udienza precedente le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria. In appello, la richiesta è stata accolta, permettendo alla 39enne attivista milanese, candidata con Avs alle prossime Europee, di lasciare il carcere di Budapest, dove si trova da oltre 15 mesi con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Il provvedimento, che prevede l’uso di un braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione stabilita dal tribunale.
La decisione del tribunale ungherese di concedere i domiciliari alla 39enne italiana è stata accolta con grande gioia da Roberto Salis, il padre di Ilaria, che non vede sua figlia da oltre 15 mesi. “Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere”, ha commentato all’Ansa, “e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare. Non è ancora fuori dal pozzo”, ha aggiunto, “ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”.
Anche i legali Mauro Straini ed Eugenio Losco si sono detti soddisfatti: “Finalmente finisce questo incubo per Ilaria, ma la sua battaglia continua.”