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Tragedie sulla statale 100: la lotta per la sicurezza stradale a Taranto

Il ministro Salvini e il sindaco Barulli si mobilitano contro gli incidenti mortali

Tragedie sulla statale 100: la lotta per la sicurezza stradale a Taranto

La statale 100, tra Mottola e Massafra, in provincia di Taranto, è teatro di una serie di incidenti mortali che si susseguono da tempo. Solo quest’anno, in cinque mesi, si sono registrati 9 decessi. L’ultimo tragico evento risale al 16 aprile, quando uno scontro violento con un tir ha causato la morte istantanea di una donna e del suo figlio di 12 anni.

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato di avere sul tavolo il dossier relativo alla statale 100. In collaborazione con i tecnici e Anas, si sta cercando di individuare soluzioni per prevenire ulteriori tragedie. Salvini è giunto a Taranto per inaugurare il cantiere dei bus elettrici rotabili destinati alla rete Busrapid transit (Brt).

Negli ultimi anni, Taranto e i tarantini non hanno ricevuto l’attenzione che meritano, essendo spesso associati principalmente all’Ilva e ai suoi problemi. Le strade della zona sono diventate un vero e proprio campo di battaglia, con 1.326 vittime per incidenti nel 2023.

Il vicepremier ha recentemente incontrato un comitato al Ministero dei Trasporti. Ha sottolineato che la Puglia si prepara ad una stagione turistica eccezionale, ma auspica che i turisti possano visitare tutte le province pugliesi, non limitandosi all’estremo Sud. Anche in queste zone vi sono luoghi di grande interesse, tanto che egli stesso prevede di effettuare una breve visita per verificare la situazione.

Il sindaco di Mottola, Giampiero Barulli, ha definito gli incidenti sulla statale 100 come una sorta di maledizione. Dopo l’ennesima tragedia, avvenuta il 2 aprile, in cui una ragazza di 17 anni ha perso la vita uscendo di strada con la sua Fiat 500 tra le 2 e le 3 del mattino, ha espresso la sua costernazione su Facebook.