Politica

Il Generale Vannacci: Strategie e Dichiarazioni Estreme

Analisi delle controversie e delle affermazioni del candidato di punta della Lega

Il Generale Vannacci: Strategie e Dichiarazioni Estreme

Se esistesse un Bignami dei discorsi degli avvinazzati di tutte le osterie d’Italia, sarebbe un copione perfetto per ispirare la comunicazione di alcune campagne elettorali. Prendiamo ad esempio quella del generale Roberto Vannacci, il candidato di punta della Lega. A lui è stato affidato il difficile compito di arginare il tracollo elettorale del partito e salvare la sua traballante leadership. Vannacci sta mettendo in atto la più prevedibile delle strategie: far parlare di sé ogni due giorni tirando fuori tutto il miglior repertorio dei luoghi comuni dell’estrema destra e condendoli con un po’ di “io, io, io…” che non guasta mai.

La prima uscita di Salvini e Vannacci è stata una noia mortale. Dopo le contestate frasi su scuola e disabilità, che hanno attirato su di lui critiche e attacchi bipartisan, ha continuato prendendo di mira il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan. Durante il confronto tra i due a Quarta Repubblica, Vannacci ha dichiarato: “Lei, come omosessuale, non rappresenta la normalità. È solo una espressione statistica.” Questa tesi è stata poi smentita dalla biologa Barbara Gallavotti durante la trasmissione Di Martedì su La7, che ha spiegato: “In natura, la vera normalità è la varietà. Ma soprattutto in natura non esiste il concetto che ‘normale’ vuol dire maggioranza.” Ha aggiunto: “In Italia, tre donne su quattro hanno i capelli castani. Non è che quelle bionde con gli occhi azzurri sono anormali.” Concetti molto semplici, ma non abbastanza per la fetta di elettorato a cui punta il generale.

Vannacci non poteva esimersi dal citare il grande classico. Durante un’intervista a La Zanzara, ha dichiarato: “Il Duce ha compiuto nefandezze ma ha fatto anche cose buone come la bonifica dell’Agro Pontino.” E ha fatto una promessa degna della miglior Sabrina Ferilli al tempo del terzo scudetto della Roma: “Fossi eletto mi lancerei su Bruxelles col paracadute, lo farei con grande soddisfazione, è un mio desiderio.” L’idea neanche troppo celata è quella della “presa del Palazzo” con una scena da film d’azione anni novanta.

Facile immaginare che, viste le stringenti misure di sicurezza che interessano lo spazio aereo sulla sede del Parlamento Europeo, anche l’alto ufficiale dovrà trovare un escamotage per evitare di essere abbattuto prima di poter partecipare alla prima seduta. La comunicazione del generale è ormai chiara e prevedibile, quasi Pavloviana: c’è la frase a effetto per fomentare i bassi istinti e poi la spiegazione assolutoria. Gli omosessuali non sono normali? “Non lo sono neanche io perché ho 46 di piede e la media è il 42.” I nordafricani puzzano? “Hanno un odore caratteristico forse a causa della loro alimentazione. Anche noi puzziamo, ma in modo diverso.” È una delle basi di una certa propaganda politica: l’attenzione media si ferma alla prima parte della frase, la seconda serve a giustificarla per chi riesce ad arrivare alla fine.

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Matteo Salvini e Roberto Vannacci (LaPresse)

Vannacci e le donne: favorevole alla prostituzione legale, l’aborto non è un diritto. Se esistesse quel Bignami degli avvinazzati delle osterie d’Italia, avrebbe un lungo capitolo dedicato alle donne. I contenuti si possono facilmente intuire e per ovvii motivi non possono essere riportati in un articolo di giornale, ma limitandosi alle dichiarazioni dell’impavido generale gli spunti non mancano. “L’aborto non è un diritto, assurdo definirlo così. L’aborto è un’infelice necessità,” ha dichiarato Vannacci. In realtà l’interruzione di gravidanza è un diritto, sia in Italia che in Europa, dove il Parlamento ha deciso a stragrande maggioranza di inserirlo nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. Forse Roberto Vannacci, prima di lanciarsi con il paracadute, dovrebbe informarsi meglio sul luogo in cui atterrerà. Una perla rara il suo approccio alla prostituzione: “Sono favorevole a renderla legale,” ha spiegato. E poi ha aggiunto: “Anche io ho fatto i puttan tour con gli amici, ma solo per guardare la mercanzia delle signore.” A parte il termine “mercanzia,” che riporta alla mente quel “Ma lei ‘o fa de mestiere? È ‘na mestierante?” di una celebre scena di “Grande Grosso e Verdone,” qualcuno forse dovrebbe spiegare a Vannacci che dicono tutti così.