Politica

Riforma sanitaria: la sfida del Partito Democratico per un sistema nazionale più solido

Proposta di legge per aumentare la spesa sanitaria al 7,5% del Pil e ridurre le liste d'attesa

Riforma sanitaria: la sfida del Partito Democratico per un sistema nazionale più solido

Il Partito Democratico ha lanciato una sfida al governo riguardo alla sanità, chiedendo di dare priorità alla proposta di legge presentata dalla segretaria dem Elly Schlein. Questo testo, composto da soli quattro articoli, mira ad aumentare gradualmente la spesa destinata al sistema sanitario nazionale fino a raggiungere il 7,5% del Pil, in linea con la media europea (nel 2023 la spesa sanitaria è stata del 6,3% del Pil).

Il piano del PD prevede un aumento dei fondi dello 0,21% del Pil per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028. Inoltre, la proposta mira a eliminare il tetto di spesa per il personale sanitario, introdurre un piano straordinario di assunzioni e adottare misure per ridurre le liste d’attesa, come concorsi per il reclutamento di personale medico e infermieristico e l’implementazione di sistemi regionali di prenotazione trasparenti.

Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera, ha dichiarato: “Chiediamo al governo e alla maggioranza di dare priorità alla proposta di legge del PD firmata da Schlein e di coinvolgere le opposizioni in una discussione costruttiva per elaborare una riforma efficace. È necessario porre fine ai tagli e garantire maggiori risorse e investimenti.”

Secondo il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, l’approvazione di questa legge rappresenterebbe una rivoluzione poiché ristabilirebbe un solido sistema sanitario nazionale, in grado di garantire cure gratuite a tutti, indipendentemente dal reddito e dalla residenza.

Elly Schlein, intervenendo in Umbria, ha sfidato la maggioranza a votare la legge in Parlamento per affrontare efficacemente il problema delle liste d’attesa.

Il PD stima che la proposta avrà un costo di 4 miliardi il primo anno, 8 il secondo, 12 il terzo, 16 il quarto e 20 miliardi a partire dal 2028. Per finanziare questi investimenti, il partito propone di utilizzare le risorse derivanti dalla crescita economica prevista nei documenti di programmazione economica e finanziaria. In caso di necessità, saranno adottate ulteriori misure per contrastare l’evasione fiscale.

Il Movimento 5 Stelle aveva presentato una proposta simile lo scorso luglio, con l’obiettivo di destinare l’8% del Pil alla sanità già dal 2024. Come fonte di finanziamento, i 5 Stelle indicavano un taglio non specificato della spesa pubblica, che dovrebbe garantire 4 miliardi all’anno dal 2025 al 2030, senza colpire i redditi bassi.