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Archiviazione indagine su suicidio ristoratrice: verità svelata

La verità dietro la morte di Giovanna Pedretti e la falsa recensione

Archiviazione indagine su suicidio ristoratrice: verità svelata

La Procura della Repubblica di Lodi ha avanzato oggi, sabato 4 maggio, la richiesta di archiviazione dell’indagine per istigazione o aiuto al suicidio di Giovanna Pedretti. La ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano è stata trovata morta lo scorso 14 gennaio nelle acque del Lambro, in seguito alle polemiche scatenate dalla risposta a una recensione online di un cliente che criticava la presenza di gay e disabili nel suo locale. Tuttavia, le indagini hanno dimostrato che nessuno ha aiutato Pedretti nel suicidio e che la recensione del presunto cliente era falsa.

Il fascicolo ora passa al giudice delle indagini preliminari per eventuali opposizioni o per l’archiviazione definitiva. Il procuratore Maurizio Romanelli ha dichiarato che nessuno dei comportamenti tenuti da terzi nella vicenda è qualificabile come reato legato al suicidio. Pertanto, è stata richiesta l’archiviazione dell’indagine.

Dopo la morte di Giovanna Pedretti, la pizzeria Le Vignole, gestita insieme alla figlia e al marito, è rimasta chiusa per un periodo. Solo a metà aprile ha riaperto come locale da asporto con il nuovo nome “Pizzeria dal Nello”.

Selvaggia Lucarelli ha commentato la richiesta di archiviazione su Twitter, sottolineando che la stampa ha diffuso notizie false sulla recensione e sui presunti responsabili della morte di Pedretti. Lucarelli e il suo compagno Lorenzo Biagiarelli avevano messo in dubbio la veridicità della recensione fin dall’inizio.

La famiglia di Giovanna Pedretti sembra non avere intenzione di opporsi all’archiviazione proposta dalla Procura di Lodi. L’avvocato della famiglia, Simona Callegari, ha dichiarato che non c’è fretta nel prendere una decisione e che si valuterà attentamente una volta esaminati tutti gli atti dell’indagine.

Staff
  • PublishedMay 4, 2024