Mirella Liuzzi: dal governo al marketing di Huawei
La controversa transizione della ex politica italiana
Mirella Liuzzi, ex deputata del Movimento 5 Stelle e ex sottosegretaria al ministero per lo Sviluppo economico nel governo Conte II, ha recentemente intrapreso una nuova carriera come consulente strategica per i progetti di marketing e comunicazione di Huawei. L’annuncio è stato fatto direttamente da Liuzzi tramite un post su Linkedin.
La società cinese Huawei, attiva nella produzione di sistemi di telecomunicazioni e smartphone, è da tempo al centro di controversie e restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti per motivi di sicurezza nazionale. I governi occidentali temono che Huawei possa rappresentare un rischio per la sicurezza, essendo sospettata di potenziali legami con il Partito comunista cinese.
Nel 2020, la Commissione europea ha emesso raccomandazioni per proteggere le reti 5G da potenziali minacce, sottolineando che miliardi di dispositivi connessi sono coinvolti, inclusi settori critici come l’energia, i trasporti, le banche e la salute. Il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, ha sollevato la questione della possibile esclusione di Huawei dalle infrastrutture 5G, criticando la lentezza nell’attuazione delle misure raccomandate.
In Italia, durante il governo Draghi, è stato attivato il “golden power” per escludere gradualmente Huawei e Zte dalle infrastrutture di Tim e Vodafone, favorendo invece Ericsson, Nokia e fornitori statunitensi. Questi poteri speciali sono stati applicati per proteggere gli interessi nazionali e garantire la sicurezza nei settori strategici come le comunicazioni.
Le due aziende italiane hanno ridotto la presenza di Huawei nelle reti, in particolare nelle apparecchiature per le reti di accesso radio (Ran), dopo aver concesso una quota significativa delle infrastrutture al gruppo cinese per anni.
Mirella Liuzzi, con un background politico nel Movimento 5 Stelle e come sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, ha dimostrato un interesse particolare per Huawei. Nel 2018 ha partecipato al Huawei 5G Summit per discutere le potenzialità della connettività 5G, prima di assumere l’incarico di sottosegretaria di Stato. La sua scelta di diventare consulente per Huawei potrebbe sollevare interrogativi sulla sicurezza e la trasparenza delle relazioni tra politica e aziende tecnologiche.
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