Adolescente condannato per omicidio di bambino di sei anni
Tragico delitto in Germania scatenato da un commento dispregiativo
Un giovane di 15 anni è stato condannato a sette anni e nove mesi di prigione per aver ucciso il piccolo Joel, un bambino di sei anni, con sette coltellate mortali. Il tragico evento è avvenuto in un villaggio del Meclemburgo-Pomerania occidentale, in Germania. L’adolescente ha confessato di aver commesso il delitto, che ha sconvolto la comunità locale.
Joel era stato trovato senza vita in una siepe vicino a un campo da calcio, con il corpo pieno di ferite da coltello. L’ultimo a vederlo vivo è stato proprio il giovane imputato, che aveva 14 anni al momento dei fatti. I due bambini si conoscevano e giocavano spesso insieme nel villaggio. Secondo la corte, il movente del delitto sarebbe stato un commento dispregiativo fatto da Joel durante un gioco, che avrebbe scatenato la reazione violenta dell’adolescente.
Il giovane ha prima tentato di soffocare il bambino, che si era rifiutato di partecipare a una sfida di apnea. Successivamente, temendo che Joel potesse riferire l’accaduto ai genitori, l’ha pugnalato sette volte con un coltello. Dopo il crimine, il ragazzo è persino andato a fare shopping prima di partecipare alle ricerche del bambino scomparso.
Le indagini della polizia hanno rivelato tracce del Dna dell’adolescente sul coltello del delitto, confermando il suo coinvolgimento. Nonostante inizialmente fosse stato accusato di omicidio colposo, i pubblici ministeri hanno deciso di procedere con l’accusa di omicidio, chiedendo una pena detentiva di otto anni. Gli avvocati dei genitori della vittima hanno invece richiesto la massima pena prevista dalla legge tedesca, che corrisponde a 10 anni di reclusione.
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