Politica

Salvini e la campagna elettorale: strategie e polemiche

Il leader del Carroccio attacca e promette, tra critiche e alleanze

Salvini e la campagna elettorale: strategie e polemiche

La campagna elettorale è tornata e con essa anche Matteo Salvini, pronto a combattere e a governare. In vista delle elezioni europee di giugno, il leader del Carroccio adotta la stessa strategia utilizzata durante i governi Conte I e Draghi, cercando di conquistare consensi attaccando tutti, quasi dimenticando di essere vicepremier e capo di una numerosa squadra in consiglio dei ministri.

Dopo la candidatura del generale Roberto Vannacci, che con le sue prime dichiarazioni da politico ha suscitato critiche bipartisan, Salvini torna all’attacco, in linea con una campagna elettorale che si ispira ai movimenti antieuropeisti e di estrema destra. Il generale Vannacci, candidato alle Europee, ha proposto la creazione di classi separate per disabili.

Il centrodestra, come dichiarato in un’intervista su Radio 1, promette di governare bene e a lungo in Italia nei prossimi anni. Salvini ha criticato le scelte degli alleati a livello europeo, definendo le politiche attuate come fallimentari e responsabili del disastro attuale. Ha sottolineato la sua contrarietà a un’Unione europea fondata sui poteri forti e sulla finanza anziché sul lavoro vero, che limita la libertà di espressione e di pensiero.

Salvini ha anche affrontato il tema dei migranti, prevedendo una nuova estate di sbarchi e criticando gli accordi stipulati con Tunisia e Albania. Ha lanciato una frecciata a Giorgia Meloni, confermando la sua discesa in campo come capolista in tutte le circoscrizioni. Ha evidenziato il fallimento del lavoro diplomatico della premier con Ursula von der Leyen e ha sottolineato la necessità che l’Europa migliori la difesa dei confini anziché concentrarsi su un improbabile esercito comune.

Infine, Salvini ha difeso il generale Vannacci dalle polemiche suscitate dalle sue dichiarazioni sulle classi separate per studenti disabili, sostenendo che le parole del generale siano state fraintese e che il loro obiettivo è quello di favorire l’inclusione. È probabile che durante la campagna elettorale il leader debba spesso ricorrere a questa spiegazione per giustificare le posizioni del generale.