Economia

Nazionalizzazione dell’Ariston Thermo Group: Tensioni Internazionali

La controversa decisione russa e le reazioni dell'Italia e dell'UE

Nazionalizzazione dell’Ariston Thermo Group: Tensioni Internazionali

La nazionalizzazione dell’Ariston Thermo Group è diventata un caso diplomatico di rilevanza internazionale. Le filiali russe di Ariston e Bosch sono state temporaneamente trasferite al gruppo Gazprom con un decreto firmato direttamente dal presidente Vladimir Putin. Il documento riguarda la Ariston Thermo Rus Llc, controllata da Ariston Holding, e la Bsh Household Appliances Llc, controllata da Bsh Hausgerate Gmbh. Le motivazioni alla base di questa decisione non sono state rese note, suscitando l’interesse del ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha convocato l’ambasciatore russo in Italia per chiedere chiarimenti.

L’Italia si è attivata immediatamente dopo l’inaspettata mossa del Cremlino, coinvolgendo l’ambasciata in Russia e dialogando con i vertici dell’azienda italiana. Il governo italiano si è schierato a difesa delle imprese nazionali, pronte a essere tutelate in tutti i mercati internazionali.

L’ambasciatore Guariglia ha manifestato il forte disappunto del Governo italiano per questa inattesa decisione, sottolineando che non trova fondamento nel diritto, specialmente considerando l’importante radicamento storico dell’impresa nel Paese e la mancanza di connessione con la crisi internazionale attuale. Si auspica che la Russia possa riconsiderare il provvedimento, definito temporaneo dalle autorità russe stesse.

L’Unione europea ha condannato duramente la nazionalizzazione, che ha coinvolto anche un’azienda tedesca, evidenziando il mancato rispetto del diritto internazionale da parte della Russia. Tajani, in stretto contatto con l’azienda sin dall’inizio, si riserva di valutare insieme ai partner G7 e Ue una risposta appropriata. L’Italia, allineata con i partner europei e in particolare con la Germania, chiede alla Federazione Russa di revocare le misure adottate contro le legittime attività economiche delle imprese straniere nel Paese.

Le competenti strutture del Maeci, in particolare la Direzione Generale per il Sistema Paese, continuano a monitorare la situazione in stretto coordinamento con l’Ambasciata a Mosca e la Rappresentanza permanente presso l’Ue. La decisione preoccupa il gruppo italiano, che ha uno stabilimento vicino a San Pietroburgo per servire il mercato locale con i boiler per l’acqua calda, rappresentando circa il 3% delle vendite nel 2023.

L’ambasciatore russo a Roma, Alexey Paramonov, ha difeso la decisione di passare la quota del 100% di capitale sociale della Ariston Thermo Rus LLC alla gestione temporanea di JSC Gazprom Household Systems, sussidiaria di Gazprom, come risposta legale ad azioni ostili intraprese dagli Stati Uniti e altri Stati esteri. La Federazione russa ha fornito spiegazioni sulla legalità delle decisioni prese riguardo a un’azienda formalmente olandese, sottolineando che le misure sono state adottate in risposta ad azioni ostili e contrarie al diritto internazionale da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati.

La retorica aggressiva dei leader occidentali è stata interpretata come una minaccia alla sicurezza della Federazione russa, sia a livello nazionale che economico. La situazione rimane tesa, con l’Italia e l’Unione europea che continuano a monitorare da vicino gli sviluppi e a valutare le possibili risposte a questa controversa decisione.