Politica

Elezioni Europee in Italia: Competizione tra Leader e Partiti

La sfida per il 30% e le strategie dei principali candidati

Elezioni Europee in Italia: Competizione tra Leader e Partiti

Le elezioni europee, inizialmente pensate per discutere di green deal, patto di stabilità e esercito comune, nel nostro Paese si trasformeranno in politiche nazionali. La campagna elettorale sarà caratterizzata da una competizione tra leader e partiti, senza coalizioni né alleanze, ognuno per sé.

Giorgia Meloni, candidata alle Europee, ha deciso di correre in tutte le circoscrizioni per sostenere le liste di Fratelli d’Italia. Utilizzerà il suo nome di battesimo come soprannome per indicare la preferenza sulla scheda e evitare confusioni tra gli elettori.

Per Meloni, le europee rappresentano un referendum sui due anni di governo. L’obiettivo è raggiungere il 30%, un risultato che sarebbe considerato un trionfo rispetto alle politiche del 25 settembre 2022.

La sfida della presidente del Consiglio è rivolta non solo alle opposizioni, ma soprattutto ai suoi alleati, in particolare a Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha lanciato la candidatura del generale Roberto Vannacci per evitare un tracollo elettorale e non subire il sorpasso da parte di Forza Italia.

Antonio Tajani, candidato alle Europee, può contare sul supporto di molti elettori, soprattutto nelle regioni meridionali, che potrebbero fare la differenza. La sua strategia è quella di fare opposizione da dentro il governo, mantenendo profili social più orientati alla denuncia che alla vicepresidenza del consiglio.

L’Alleanza Verdi Sinistra punta sulla candidatura di Ilaria Salis, insegnante reclusa in Ungheria con accuse discutibili, per raggiungere la soglia di sbarramento del 4%. Una scelta rischiosa che potrebbe influenzare il risultato elettorale dell’alleanza.

Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno avuto un tira e molla riguardo alla candidatura alle elezioni europee. Renzi ha cambiato idea dopo l’accordo con +Europa e Emma Bonino, mentre Calenda ha deciso di candidarsi per opporsi al progetto di Meloni, accettando un seggio al Parlamento europeo.

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