Economia

Il Ponte sullo Stretto di Messina: Progetto e Finanziamento

Il dibattito sull'approvazione e il finanziamento del ponte in Italia e in Europa

Il Ponte sullo Stretto di Messina: Progetto e Finanziamento

Il tema della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è tornato di attualità in Italia con il governo di Giorgia Meloni che ha ripreso in mano il progetto, precedentemente accantonato. È soprattutto il leader della Lega e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a sostenere con forza l’idea, contrariamente a quanto fatto in passato. Questa settimana, il Carroccio ha sottolineato che, grazie anche a un emendamento presentato, il finanziamento del progetto potrebbe arrivare dall’Unione europea, sebbene al momento si tratti solo di una possibilità molto remota.

Nella legge di bilancio per il 2024, la seconda del governo Meloni, sono stati stanziati oltre 11,6 miliardi di euro per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il Parlamento europeo ha recentemente approvato l’inserimento del Ponte tra i progetti candidati a ricevere finanziamenti dal regolamento Cef2 (Connecting Europe Facility), strumento con cui l’Unione europea sostiene i progetti delle Reti transeuropee dei trasporti, considerate cruciali per i collegamenti tra i paesi membri.

Il corridoio Scandinavia-Mediterraneo, che attraversa sette nazioni tra cui l’Italia, potrebbe includere il Ponte sullo Stretto come parte integrante. Tuttavia, la concretizzazione di questa ipotesi dipende non solo dall’approvazione e dall’avvio del progetto a livello nazionale, ma anche dalla dimostrazione della sua importanza per il miglioramento del corridoio stesso.

Secondo uno dei responsabili della rete infrastrutturale, l’Unione europea potrebbe finanziare fino al 50% dei costi di progettazione, limitatamente alla parte ferroviaria del ponte. Questo è quanto emerso in risposta a una richiesta di chiarimento da parte di due eurodeputati italiani dei Verdi, Ignazio Corrao e Rosa d’Amato.

Le proposte di progetto vengono valutate da esperti indipendenti in base a diversi criteri, tra cui priorità, urgenza, maturità, qualità e impatto sulla rete Ten-T. Successivamente, una commissione interna della Commissione europea selezionerà i progetti ammissibili al finanziamento.

È importante sottolineare che, in caso di approvazione del finanziamento Cef, verrà garantito un rigoroso monitoraggio della costruzione del progetto, con scadenze e tappe ben definite che saranno costantemente verificate attraverso rapporti annuali e visite in loco. Eventuali ritardi o violazioni degli accordi di sovvenzione potrebbero comportare la revoca parziale del finanziamento assegnato.

Come evidenziato dalla Commissione europea, al momento il Ponte sullo Stretto è ancora solo un’idea e uno studio, senza alcuna opera infrastrutturale approvata dall’Unione europea. Alcuni esperti ritengono che i requisiti richiesti per la realizzazione del ponte, inclusi quelli ambientali, siano in contrasto con le ambizioni del ministro Salvini e delle imprese coinvolte, aumentando così le spese inutili a carico dei contribuenti italiani per un progetto che potrebbe non vedere mai la luce.

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