Politica

Tensioni in commissione: scontro sull’Autonomia differenziata

Votazione annullata scatena proteste e polemiche

Tensioni in commissione: scontro sull’Autonomia differenziata

Momenti di tensione si sono vissuti in commissione Affari Costituzionali della Camera, dove si sono votati gli emendamenti sull’Autonomia differenziata. Una proposta di modifica presentata dalle opposizioni ha ottenuto il via libera nonostante il parere contrario del governo e del relatore. Tuttavia, l’esito della votazione è stato annullato a causa della mancanza di riconoscimento da parte della maggioranza, scatenando urla e proteste da parte delle minoranze.

L’emendamento in questione, approvato con 10 voti contro 7, riguarda l’articolo 1 del testo ed è stato presentato dal Movimento 5 Stelle. Al momento del voto, diversi deputati della Lega erano assenti. Il relatore Urzì aveva richiesto la parola, come spiega Igor Lezzi, capogruppo del Carroccio in commissione, che è intervenuto proprio in quel momento, sospendendo di fatto il voto. Si prevede che la votazione riprenderà regolarmente.

L’opposizione di sinistra ha espresso dissenso riguardo alle decisioni prese, accusando le destre di manipolare i regolamenti a proprio vantaggio. Il provvedimento sarà ora esaminato dal Senato, dopo che la maggioranza è stata sconfitta a causa dell’assenza di diversi deputati leghisti.

Le reazioni non si sono fatte attendere: il capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra in commissione Affari Costituzionali alla Camera, Filiberto Zaratti, ha commentato la situazione sottolineando che non si tratta di un gioco. Anche Maria Elena Boschi di Italia Viva ha ironizzato sulla sconfitta della maggioranza, criticando il comportamento infantile di annullare il voto e sospendere la seduta.

Il responsabile delle politiche per il Sud del Partito Democratico, Marco Sarracino, ha espresso la sua indignazione per l’assenza della Lega durante il voto, sottolineando che persino il Ministro Calderoli era presente. Sarracino ha anche annunciato la volontà di promuovere referendum per abrogare l’autonomia differenziata, che ritiene possa dividere ulteriormente l’Italia.

Secondo il capogruppo M5S, Alfonso Colucci, l’esito del voto evidenzia le tensioni interne alla maggioranza, sottolineando una mancanza di unità su questo provvedimento. Anche la presidente di Azione, Mara Carfagna, ha criticato la fretta della maggioranza nel portare avanti il provvedimento, nonostante le critiche ricevute da varie istituzioni indipendenti.

Il centrodestra ha risposto alle accuse contestando a loro volta irregolarità da parte delle minoranze. Secondo la loro versione dei fatti, il risultato della votazione era incerto poiché alcuni leghisti erano fuori dalla porta quando il voto era iniziato. Di fronte alle polemiche, il presidente della commissione, Nazario Pagano (FI), ha sospeso la seduta per chiarire la situazione con la presidenza della Camera e ha annunciato la ripetizione del voto, scatenando accese proteste da parte dell’opposizione.

Tommaso Foti di Fratelli d’Italia ha attaccato l’opposizione, sostenendo che hanno proclamato un risultato non ufficiale, dimostrando, a suo dire, fantasia e mancanza di rispetto per le regole istituzionali.