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Matrimonio nudista in Sardegna: il sindaco apre le porte alla cultura della nudità

Sposarsi senza veli sulla spiaggia delle conchiglie di Is Benas

Matrimonio nudista in Sardegna: il sindaco apre le porte alla cultura della nudità

C’è chi celebra il matrimonio sott’acqua, chi lo fa lanciandosi con il paracadute, chi preferisce farlo sulle vette più alte del mondo. E poi c’è chi sogna di pronunciare il fatidico “sì” nudo in riva al mare, magari su una splendida spiaggia della Sardegna. Un bouquet di fiori per la sposa, un papillon per lo sposo, e la magia della natura farà il resto.

Il sindaco di San Vero Milis, Luigi Tedeschi, ha deciso di trasformare in realtà il desiderio di una coppia di tedeschi di sposarsi senza veli sulla spiaggia delle conchiglie, al confine con Is Arenas. Sta lavorando per ottenere le autorizzazioni necessarie affinché la spiaggia naturista di Is Benas diventi un luogo dove celebrare ufficialmente il matrimonio civile, anche senza indumenti, per permettere a chi lo desidera di vivere appieno la cultura della nudità.

Is Benas è già una spiaggia dove è consentito praticare il naturismo nel rispetto delle norme, senza rischiare sanzioni. Il sindaco ha scelto questa location perché offre la possibilità di celebrare il matrimonio con o senza indumenti, sottolineando che in Sardegna ci sono spiagge dove è possibile sposarsi ufficialmente.

Le coppie che desiderano unirsi in matrimonio in riva al mare sono numerose, soprattutto provenienti dall’Europa, dove i praticanti del naturismo sono circa 20 milioni. In Italia, invece, sono circa 500.000. Per Tedeschi, questa iniziativa potrebbe rappresentare un’opportunità importante per lo sviluppo del turismo attivo e sostenibile.

L’associazione Nudiverso sostiene e promuove l’iniziativa, impegnandosi da sempre nella diffusione della cultura nudista. La presidente Pamela Deiana ha dichiarato: “Stiamo lavorando per abbattere le barriere, affinché esistano luoghi di nudità senza confini, dove chi decide di indossare il costume conviva pacificamente con chi sceglie di non farlo. Una semplice nudità integrale che, se descritta nel modo giusto, unisce anziché dividere.”