Il caso Paolo Corsini: tensioni e polemiche nella Rai di Giorgia Meloni
Le vicende del direttore degli approfondimenti Rai e le sfide politiche
Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti della Rai e uomo vicino alla premier Giorgia Meloni, è stato al centro dell’attenzione lo scorso dicembre. Durante un evento a Atreju, manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia, ha adottato un tono da militante politico, suscitando polemiche. I consiglieri dell’opposizione in vigilanza avevano chiesto le sue dimissioni, ma è riuscito a evitare le conseguenze grazie a una richiesta di chiarimenti da parte dell’ad Roberto Sergio. Tuttavia, la situazione si è complicata ulteriormente a causa del caso Scurati, che ha scatenato l’ira della premier Meloni.
La censura del monologo dello scrittore, previsto durante la trasmissione “Che sarà” condotta da Serena Bortone, si è rivelata controproducente, generando polemiche all’interno di Fratelli d’Italia. Per placare le critiche e dimostrare trasparenza, Meloni ha pubblicato il testo integrale di Scurati sulla sua pagina Facebook. Tuttavia, le difficoltà per Corsini non si fermano qui: ha ricevuto una telefonata dal premier albanese Edi Rama, che ha contestato i contenuti di una puntata di Report sugli accordi tra Roma e Tirana.
La posizione del giornalista è ora precaria e potrebbe essere sostituito da Angela Mariella, in quota Lega, dopo le elezioni europee. Nonostante sia stato salvato da un’audizione in commissione di Vigilanza, la sua carriera è in bilico. Corsini è noto per essere una figura che sfida il tabù di una Rai “off limits” per giornalisti vicini alla destra, soprattutto prima della presunta “liberazione” dell’azienda da parte del governo Meloni.
La carriera di Corsini ha avuto inizio nei primi anni del duemila come collaboratore del Giornale Radio, per poi diventare vice direttore della Testata Rai Giornale Radio e responsabile della redazione di Rai Parlamento. Nel 2020 è stato nominato responsabile della sezione Attualità di Rai 2 e vice direttore di rete. Attivo anche a livello sindacale, ha ricoperto ruoli di rilievo nella Federazione Nazionale della Stampa italiana e all’interno di Usigrai, dove ha fondato la corrente di destra “Pluralismo e libertà”.
Conosciuto per la sua discrezione e la sua vena nostalgica, Corsini ha dimostrato di essere un professionista rispettato nel settore. Tuttavia, la sua reticenza a esprimersi pubblicamente potrebbe rappresentare un limite nel suo attuale ruolo, che richiede decisioni spesso controverse. Sul fronte personale, ha condiviso sui social alcuni momenti significativi della sua vita, come il ricordo del padre bambino, membro dell’organizzazione giovanile balilla “I figli della lupa”.
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