Diritto all’aborto in Costituzione: la petizione che sta scuotendo l’Italia
Una richiesta di cambiamento fondamentale nel dibattito sulla legge 194
Dopo il significativo cambiamento di posizione della Francia sull’aborto, in Italia si sta diffondendo la richiesta di inserire il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza nella Costituzione. Una petizione promossa da un gruppo di universitari toscani su Change.org ha raccolto oltre 23mila firme in sole 24 ore. Questa iniziativa si colloca all’interno del dibattito sulla legge 194 e ha visto un aumento repentino delle adesioni dopo l’approvazione di norme che consentono alle associazioni pro-vita di operare nei consultori pubblici.
Nel testo della petizione indirizzata ai parlamentari italiani si sottolinea che, alla luce dell’inclusione del diritto all’aborto nella Costituzione francese, è giunto il momento che anche l’Italia segua questa direzione, garantendo un diritto fondamentale per migliaia di donne. Tra i commenti dei firmatari della petizione emergono diverse motivazioni a sostegno dell’appello.
- Una sottolinea l’importanza della libertà di scelta per ogni donna riguardo alla maternità, evidenziando che abbandonare un bambino alla nascita non è una soluzione. Sottolinea inoltre il peso fisico ed emotivo di una gravidanza e l’importanza di una scelta consapevole e libera.
- Un’altra firma sottolinea che l’interruzione di gravidanza è una decisione che spetta esclusivamente alla donna, ricordando il pericolo che le donne affrontavano prima della legge 194, rischiando la vita con aborti clandestini, soprattutto le donne più svantaggiate.
- Un ginecologo non obiettore sottolinea il suo sostegno al sacrosanto diritto di scelta della donna.
La decisione del Governo Meloni di consentire alle associazioni antiabortiste di operare nei consultori ha sollevato diverse reazioni, ma alcuni osservatori ritengono che non dovrebbe sorprendere, considerando il contesto politico attuale.
