Incoronata Boccia: la giornalista Rai al centro del dibattito sull’aborto
Il ruolo e le posizioni di Incoronata Boccia nel confronto tra libertà di espressione e diritto all'aborto
Le giornate in Rai sono state molto intense, con un acceso dibattito sul diritto all’aborto. L’assemblea dei comitati di redazione ha indetto uno stato d’agitazione già da diversi giorni, mentre la vicenda del monologo censurato di Antonio Scurati da una parte e la presenza dei rappresentanti di Pro Vita nei consultori dall’altra hanno contribuito ad aumentare la tensione. Incoronata Boccia ha avuto il merito di catalizzare l’attenzione su entrambi i fronti con un intervento deciso: “Lungi da me giudicare le persone e le storie. Si giudica il principio: si scambia un delitto per un diritto. Qua si ha paura di dire che l’aborto – e anche la politica ha paura di dirlo – è un omicidio”, ha dichiarato durante una puntata di “Che sarà” condotta da Serena Bortone, in cui si è discusso anche del monologo censurato di Scurati.
Dopo la censura del suo messaggio in diretta, Scurati ha rotto il silenzio. Le sue parole così forti, pronunciate da una donna in prima serata Rai, hanno suscitato in molti la sensazione di un improvviso regresso nel dibattito di almeno cinquant’anni, generando al contempo curiosità verso la figura di Incoronata Boccia. Chi è questa giornalista?
Nata ad Abbasanta, in provincia di Oristano, Incoronata Boccia ha iniziato a lavorare in Rai nel 2001 dopo aver studiato Scienze della Comunicazione alla Sapienza. Dopo un periodo al Tg5 di Enrico Mentana, è diventata inviata a “La vita in Diretta” con Michele Cucuzza, dove ha lavorato per 5 anni. Successivamente è tornata in Sardegna al Telegiornale regionale, per poi passare a “Uno Mattina Weekly”. Nel 2023 è stata nominata vicedirettrice del Tg1 e, pochi mesi dopo, ha assunto il ruolo di conduttrice del programma “100 anni di notizie” su Rai3, subito dopo “Tv Talk”. Oltre alla sua carriera giornalistica, è stata anche capoufficio stampa dell’ex governatore sardo Christian Solinas e nel 2007 ha sposato Ignazio Artizzu, giornalista e politico di Forza Italia.
Incoronata Boccia ha citato Angelo Mellone come suo mentore, direttore del DayTime e figura di spicco della destra nella televisione pubblica. Ha partecipato ad Atreju per presentare il libro “La traversata della destra. Dal Msi a Fratelli d’Italia e al governo Meloni” di Adalberto Baldoni e Federico Gennaccari, sottolineando l’importanza dell’impegno civico e politico delle nuove generazioni e la necessità di conoscere il passato per essere cittadini consapevoli.
Le reazioni alle sue dichiarazioni non sono mancate. Chiara Braga del dem ha sollevato dubbi sulla sua idoneità a ricoprire il ruolo, definendo le sue parole “offensive per le donne e le leggi”. Anche Alessandra Maiorino del M5s ha criticato le affermazioni di Boccia, sostenendo che sminuiscano le conquiste delle donne e ignorino la legge dello Stato. Maurizio Gasparri ha parlato di “intolleranza stalinista della sinistra”, mentre il sindacato giornalistico di destra Unirai ha ironicamente chiesto se si voglia censurare persino il Papa.
Le posizioni politiche di Incoronata Boccia sono state oggetto di dibattito, con alcuni che vedono in lei un punto di riferimento della destra televisiva. La sinistra, secondo alcuni esponenti di FdI, difende la libertà di pensiero e di espressione solo quando le opinioni espresse le sono favorevoli, dimostrando una certa ipocrisia. La discussione sul diritto all’aborto e sulle posizioni politiche dei giornalisti continua a tenere banco, alimentando un acceso dibattito sulla libertà di espressione e sul ruolo dei media pubblici.