Tensione in Ucraina: Orban solleva preoccupazioni sull’escalation NATO-Russia
Il premier ungherese avverte l'Europa della spirale di guerra imminente
La tensione in Ucraina è alle stelle, con l’Occidente che potrebbe presto inviare truppe nel paese. Il premier ungherese Viktor Orban ha sollevato preoccupazioni riguardo a un possibile coinvolgimento della NATO nel conflitto contro la Russia, a seguito del nuovo pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari annunciato dagli Stati Uniti. Orban ha avvertito che questa escalation potrebbe trascinare l’Europa in una spirale di guerra, sottolineando che l’atmosfera è tesa e la politica è dominata dalla logica bellica.
Pur riconoscendo la gravità della situazione, Orban ha chiarito che l’Ungheria intende rimanere al di fuori del conflitto, sottolineando che non desidera che il suo paese diventi un pedone nelle mani delle grandi potenze. Nel frattempo, il Washington Post ha riportato che gli Stati Uniti potrebbero iniziare a fornire nuove armi all’Ucraina già nella prossima settimana, suscitando un senso di sollievo nel presidente Zelensky, che vede nell’aiuto americano una possibilità concreta di vittoria.
In un’intervista alla NBC, Zelensky si è detto fiducioso che il supporto degli Stati Uniti rafforzerà le forze armate ucraine, soprattutto se saranno forniti i sistemi d’arma necessari, come ad esempio i missili Patriot. Tuttavia, Mosca ha reagito in modo critico, definendo i nuovi aiuti statunitensi un potenziale fallimento e accusando gli Stati Uniti di coinvolgersi in una guerra ibrida contro la Russia, con esiti simili a quelli di Vietnam e Afghanistan.
Nonostante le divergenze di opinione, la situazione in Ucraina rimane estremamente delicata, con le speranze di pace e stabilità che si scontrano con le minacce di un’escalation militare sempre più imminente.
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