Economia

Unione Europea: L’Obiettivo dell’Unificazione Finanziaria

Attrarre Investimenti Privati per una Maggiore Competitività

Unione Europea: L’Obiettivo dell’Unificazione Finanziaria

L’Unione europea sta cercando di attrarre maggiori investimenti privati per ridurre la dipendenza dagli investimenti pubblici e evitare di ricorrere a strumenti come il debito comune utilizzato per finanziare il Recovery Fund. L’obiettivo è l’unificazione dei mercati finanziari, un percorso a lungo termine che potrebbe portare a un aumento di 470 miliardi di euro disponibili per gli investimenti.

Attualmente, il mercato unico europeo non include il settore finanziario, il che significa che ci sono 27 mercati finanziari separati, con 27 organismi di vigilanza e regole diverse. Questa frammentazione impedisce ai risparmi dei cittadini e delle imprese di essere indirizzati verso fondi di investimento in altri Stati dell’Unione, rendendo più allettante rivolgersi ai mercati statunitensi.

Il Consiglio europeo di Bruxelles ha discusso a lungo della questione, con i leader dei Ventisette che hanno faticato a trovare un accordo. Emmanuel Macron ha ammesso che le posizioni di partenza erano divergenti. Si è parlato della creazione dell’Unione del Risparmio e degli Investimenti come chiave per attrarre finanziamenti privati per le priorità europee.

Il Vertice dell’UE successivo alle elezioni europee affronterà nuovamente il tema. Le start-up europee hanno difficoltà a raccogliere capitali paragonabili a quelli degli Stati Uniti, a causa della maggiore attrattiva dei centri finanziari americani. Questo ha portato alla creazione di giganti come Google, Apple e Facebook.

Per affrontare questa sfida, l’Europa sta considerando la creazione di un mercato unico finanziario per facilitare l’accesso ai capitali per tutti i cittadini dell’Unione. Attualmente, una parte significativa dei risparmi europei è inattiva nei conti bancari, a differenza degli Stati Uniti dove viene investita.

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha sottolineato l’importanza di rafforzare la supervisione europea sui mercati dei capitali come primo passo verso l’unione finanziaria. La Commissione europea stima che un mercato dei capitali integrato potrebbe mettere a disposizione delle imprese europee 470 miliardi di euro aggiuntivi all’anno per gli investimenti.

Le posizioni al Consiglio europeo sono state divergenti, con alcuni Stati favorevoli a una maggiore regolamentazione e vigilanza delle banche, mentre altri preferiscono un approccio meno interventista. La Germania si è spostata verso una maggiore unificazione della vigilanza, nonostante le resistenze dei liberali tedeschi.

Alcuni paesi temono che una centralizzazione possa favorire solo le grandi piazze finanziarie, a discapito dei mercati più piccoli. La strada per raggiungere un accordo appare ancora lunga e complessa.