Economia

Il controverso bonus milionario del CEO di Stellantis per la mobilità sostenibile

Critiche e approvazioni per la retribuzione record di Carlos Tavares

Il controverso bonus milionario del CEO di Stellantis per la mobilità sostenibile

La mobilità tecnologica sostenibile ha fruttato al manager portoghese Carlos Tavares un bonus di 10 milioni di euro, sommati ai 13,5 milioni di retribuzione, portando così l’incasso annuale del CEO del gruppo Stellantis nel 2023 a un’imponente cifra di 23,5 milioni di euro.

Approvata dall’assemblea dei soci della casa automobilistica italo-francese, ma non all’unanimità, la retribuzione ha ricevuto il 30% di voti contrari, una percentuale significativa ma non sufficiente a bocciarla. Quest’anno, la retribuzione è stata superiore del 55% rispetto al 2022, premiando gli sforzi dell’azienda nella transizione verso la sostenibilità, sfida complessa per un gruppo automobilistico alle prese con la trasformazione elettrica del mercato, caratterizzata da alti e bassi e da una non lineare evoluzione.

Se nel 2022 a contestare la retribuzione di Tavares da 14,5 milioni di euro era stato il presidente francese Emmanuel Macron, quest’anno le critiche sono giunte dai sindacati italiani, che hanno espresso malcontento per il cospicuo compenso, soprattutto mentre allo stabilimento di Mirafiori si registra un’ennesima cassa integrazione. Il salario annuale di Carlos Tavares equivale al salario di mille lavoratori di Mirafiori, sollevando la necessità di un incontro urgente a Palazzo Chigi tra la premier Meloni e Tavares, come sottolineato da Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil.

Al centro della questione italiana di Stellantis c’è l’obiettivo di tornare a una produzione di un milione di autovetture l’anno in breve tempo, secondo le indicazioni del ministro Adolfo Urso, responsabile del ministero delle Imprese e del made in Italy. Un traguardo che, al momento attuale, appare piuttosto ambizioso da raggiungere, ma che tiene il governo bloccato nel permettere ad altre case automobilistiche di insediarsi in Italia, minacciando Tavares di disimpegnare Stellantis dai suoi impegni nel nostro paese.