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Soccorso Alpino e Speleologico: L’Anno 2023 in Numeri e Missioni

Statistiche, Dati e Interventi del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

Soccorso Alpino e Speleologico: L’Anno 2023 in Numeri e Missioni

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, istituzione attiva da 70 anni nel fornire soccorsi tecnici e sanitari in ambienti montani, grotte e luoghi impervi in Italia, conta su 7.000 operatori altamente specializzati. Nel corso del 2023, sono stati effettuati 12.349 interventi di soccorso, con un totale di oltre 206.000 ore/uomo impiegate in 33.852 giornate/uomo. Un dato significativo è rappresentato dai 44.994 tecnici coinvolti nelle missioni di soccorso, volontari che operano 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Le cause principali degli interventi sono le cadute/scivolate (45,9%), l’incapacità durante l’attività svolta (25,5%) e i malori (12,1%). Nel 2023, 491 persone hanno perso la vita in ambienti impervi, con una diminuzione rispetto all’anno precedente. Le attività più coinvolte negli incidenti sono l’escursionismo (42,5%), la mountain bike (8%), lo sci alpino (2,2%), l’alpinismo classico (6,0%) e la ricerca di funghi (3,1%).

L’identikit medio della persona soccorsa è un uomo italiano tra i 50 e i 60 anni, leggermente ferito durante un’escursione estiva. La nazionalità prevalente è italiana (82,1%), seguita da Germania (6,7%) e Francia (4,2%). Il 49% degli interventi si concentra nei mesi estivi, con una distribuzione territoriale che vede il Piemonte (17,4%), la Lombardia (12,7%) e il Trentino (12,5%) come le regioni più coinvolte.

Il Soccorso Alpino e Speleologico ha effettuato 5.845 interventi con l’ausilio di mezzi aerei, principalmente elicotteri del Servizio sanitario regionale e provinciale del 118. Nel 2023, due maxiemergenze nazionali e internazionali hanno caratterizzato l’attività del CNSAS: l’alluvione in Emilia-Romagna a maggio e il recupero dello speleologo statunitense bloccato in una grotta in Turchia a settembre.