Polemica sull’inclusione del Terzo Settore nei consultori: reazioni e critiche
Il dibattito sull'aborto e i diritti delle donne si infiamma in seguito a una decisione controversa
Un emendamento al decreto legge Pnrr, proposto da Lorenzo Malagola di Fratelli di Italia e approvato oggi in commissione Bilancio alla Camera, prevede che le Regioni possano coinvolgere soggetti del Terzo settore con esperienza nel sostegno alla maternità nei consultori, senza ulteriori oneri finanziari. Questa decisione ha scatenato reazioni contrastanti.
Secondo le opposizioni, il coinvolgimento di associazioni pro-life nei consultori potrebbe influenzare negativamente le donne che richiedono l’interruzione di gravidanza. I parlamentari M5s sottolineano l’importanza di garantire personale qualificato e investimenti adeguati nei consultori, anziché affidarsi al volontariato.
La polemica sull’aborto è tornata prepotentemente in primo piano. Il Partito Democratico critica aspramente la scelta di coinvolgere associazioni pro-life nei servizi di consultorio, definendola gravissima e un attacco diretto alla legge 194.
La deputata Silvia Roggiani accusa la maggioranza di Meloni di voler erodere i diritti delle donne e di adottare una visione oscurantista e patriarcale. L’emendamento al ddl sul Pnrr è stato definito uno schiaffo alle donne e ai loro diritti da Marco Furfaro, mentre il presidente di +Europa, Riccardo Magi, denuncia un uso politico dei fondi e un ostacolo all’esercizio del diritto di aborto.
La decisione del governo ha suscitato critiche anche a livello europeo, con il Parlamento europeo che chiede l’inclusione dell’interruzione di gravidanza nella carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Nel frattempo, Giorgia Meloni è stata accusata di voler cancellare questo diritto, ponendosi in contrasto con le posizioni europee.
La Regione Piemonte, già nel giugno 2021, aveva permesso alle associazioni pro-vita di entrare nei consultori, scatenando proteste e polemiche. La decisione del governo di chiedere il voto di fiducia sul decreto per il completamento dell’attuazione del Pnrr ha riacceso il dibattito su questo delicato tema.
