Economia

L’abolizione della tassa aeroportuale: benefici e impatti

Studio rivela come eliminare la tassa potrebbe trasformare il settore aereo italiano

L’abolizione della tassa aeroportuale: benefici e impatti

C’è una tassa che paghiamo quando acquistiamo un biglietto per un volo aereo e una quota importante serve a finanziare l’Inps. Tuttavia, la tassa nasce come addizionale comunale, ma di questi soldi ai comuni arriva poco. Secondo uno studio presentato dall’economista Andrea Giuricin alla Camera dei deputati, l’abolizione della tassa porterebbe numerosi benefici.

Quando prendiamo un aereo, dobbiamo considerare che una parte del prezzo del biglietto è aumentata da una tassazione occulta. La tassa in questione è inquadrata come Addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri sugli aeromobili. L’Inps spiega che le somme riscosse finanziano il Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale e la Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali (Gias).

Assaeroporti ricorda come i passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani pagano questa tassa, caricata direttamente sul costo del biglietto aereo. Secondo l’associazione, c’è il rischio non solo di aggravare il fenomeno del caro voli e di deprimere il mercato, ma è oggi estranea rispetto agli obiettivi della norma originaria. Negli anni, il suo importo è aumentato a causa di provvedimenti poco chiari e contraddittori, a danno della connettività dei territori, destinando gran parte del gettito a finalità non attinenti al trasporto aereo.

Inizialmente, il costo della tassa era di un euro per passeggero, ma gli aumenti decisi per legge sono arrivati a costare fino a 6,50 euro a biglietto, con alcune eccezioni come a Venezia e Napoli dove si paga rispettivamente 9 e 8,50 euro a passeggero. Secondo lo studio di Andrea Giuricin, economista dei Trasporti dell’Università Bicocca di Milano, nel corso degli ultimi anni il gettito è ormai stabilmente sopra i 600 milioni di euro e nel 2023 ha sfiorato i 700 milioni di euro. Tuttavia, di questi soldi ai comuni arriva poco, nonostante sia un’addizionale comunale, poiché il gettito per i comuni è irrisorio: su 6,50 euro, 5 sono destinati all’Inps.

Quanto costa la tassa sull'imbarco dei passeggeri nei voli aerei: il grafico di Giuricin
Il gettito annuale della tassa (fonte: L addizionale comunale d imbarco dei passeggeri aerei e l impatto sull economia italiana, a cura di Andrea Giuricin)

Lo studio di Giuricin sottolinea che quasi 1,4 miliardi di passeggeri hanno finora pagato questa tassa e che il gettito complessivo è ormai pari a 7,5 miliardi di euro, una cifra enorme che impatta sul settore aereo e sul settore turistico italiano. Secondo l’analisi, eliminare questa tassa avrebbe un impatto positivo sul trasporto aereo e sull’economia dell’intero paese.

Nel 2030, se l’addizionale comunale venisse eliminata, si potrebbero avere fino a 9 milioni di passeggeri in più rispetto a uno scenario che vede la tassa ancora in vigore. Questi 9 milioni di passeggeri garantirebbero una crescita del prodotto interno lordo pari a 4,2 miliardi di euro e la creazione di oltre 65 mila nuovi posti di lavoro. L’aumento del Pil porterebbe anche un gettito aggiuntivo di oltre un miliardo di euro per lo Stato.

Links: