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Governo Meloni: sfide e incertezze in vista delle elezioni europee

Rimpasti, indagini e strategie: il futuro del governo italiano in bilico

Governo Meloni: sfide e incertezze in vista delle elezioni europee

Il governo guidato da Giorgia Meloni, che gode di una solida maggioranza parlamentare, si posiziona al quattordicesimo posto nella classifica della longevità dei governi italiani, superando i governi De Gasperi IV e Andreotti III. Nonostante ciò, la premier sta valutando un rimpasto per affrontare le sfide attuali e future, in vista delle prossime elezioni europee di giugno.

La situazione più delicata riguarda la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, attualmente sotto indagine per falso in bilancio. Le pressioni per le sue dimissioni sono sempre più forti, poiché la sua permanenza potrebbe danneggiare il partito durante la campagna elettorale. Inoltre, sono necessari nuovi nomi per sostituire gli ex sottosegretari Augusta Montaruli e Vittorio Sgarbi, entrambi coinvolti in scandali.

C’è incertezza su chi potrebbe diventare commissario europeo, con ipotesi che vedono coinvolti il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, e persino il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Giorgetti, durante l’ultima conferenza stampa, ha mostrato difficoltà nel bilanciare i conti, soprattutto a causa del mancato finanziamento del Superbonus.

Il risultato delle elezioni europee sarà cruciale per il governo, con Meloni che spera in un sostegno da parte dell’Unione Europea per coprire il deficit di bilancio. Tuttavia, se le cose dovessero andare diversamente, Giorgetti potrebbe trovarsi in difficoltà nel tagliare le tasse senza compromettere il bilancio.

Inoltre, i rapporti di forza all’interno della maggioranza potrebbero cambiare dopo le elezioni, con Forza Italia che potrebbe mettere in discussione la leadership della Lega e la composizione del governo. Il destino di Salvini è legato sia al risultato elettorale interno che a quello dei suoi alleati di estrema destra in Europa.

Forza Italia, invece, potrebbe reclamare più spazi dopo un buon risultato elettorale, con possibili cambiamenti anche all’interno del governo. Tajani, candidato alle europee, potrebbe essere tentato di apportare modifiche, incluso il cambio del ministro dell’Energia.

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Giancarlo Giorgetti (LaPresse)