Economia

Riforma energetica dell’UE: misure per affrontare le crisi e stabilizzare i prezzi dell’elettricità

Nuove norme per proteggere i consumatori e promuovere le energie rinnovabili

Riforma energetica dell’UE: misure per affrontare le crisi e stabilizzare i prezzi dell’elettricità

Le due crisi, innescate prima dalla diffusione del coronavirus e successivamente dalla guerra in Ucraina, hanno determinato un aumento significativo dei costi dell’energia. Questo incremento ha colpito principalmente le famiglie, ma ha avuto ripercussioni più ampie sull’intero sistema. Per affrontare questa situazione, l’Unione europea ha adottato diverse misure, tra cui l’ultimo pacchetto volto a stabilizzare le fluttuazioni incontrollate delle bollette dell’elettricità.

Questo pacchetto autorizza interventi che saranno supportati dagli Stati membri. Essi dovranno garantire da un lato la stabilizzazione dei prezzi per i soggetti più vulnerabili e dall’altro assicurare che i produttori possano continuare a fornire elettricità senza interruzioni. Le misure legislative, costituite da un regolamento e da una direttiva, sono state approvate con un ampio consenso: 433 voti a favore, 140 contrari e 15 astensioni per il regolamento, e 473 voti a favore, 80 contrari e 27 astensioni per la direttiva.

Uno degli elementi chiave di questa riforma è il diritto conferito ai consumatori dell’Unione europea di scegliere tra contratti a prezzo fisso o a prezzi dinamici. Questo pone i cittadini al centro del mercato dell’energia elettrica, garantendo loro maggiore flessibilità e protezione. Nicolás González Casares, socialista spagnolo responsabile del testo per l’Aula, ha sottolineato che queste misure sono finalizzate a proteggere i cittadini più vulnerabili e a promuovere l’uso delle fonti energetiche rinnovabili.

Una delle principali novità introdotte riguarda la definizione comune di povertà energetica, che assicura che i soggetti vulnerabili ricevano le tutele necessarie. Inoltre, è stato istituito un meccanismo per dichiarare una crisi dei prezzi dell’energia elettrica a livello regionale o comunitario, consentendo agli Stati membri di adottare misure temporanee per stabilizzare i prezzi dell’elettricità per le piccole e medie imprese e i consumatori industriali ad alta intensità energetica.

Un’altra innovazione importante è l’introduzione dei contratti per differenza per i nuovi impianti di energia elettrica, incentrati su fonti rinnovabili come solare, eolica, idroelettrica, geotermica e nucleare. Questi contratti prevedono compensazioni statali per i produttori in caso di crollo improvviso dei prezzi energetici, garantendo al contempo una redistribuzione dei profitti in caso di prezzi elevati. Questo meccanismo dovrebbe consentire agli Stati membri di finanziare gli investimenti per ridurre i costi della produzione energetica e sostenere i consumatori finali.

Infine, il quadro normativo per i power purchase agreement (PPA), ovvero gli accordi privati per la fornitura di energia rinnovabile a prezzi fissi, sarà mantenuto. Questi accordi consentono alle aziende di garantirsi una fornitura di energia pulita da fornitori privati per un periodo di tempo determinato, senza dover sostenere i costi di installazione degli impianti. Questo sistema, ancora poco diffuso in Italia, offre vantaggi sia alle aziende che ai fornitori, contribuendo a promuovere la produzione sostenibile di elettricità in Europa attraverso accordi privati.

Links: