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Omicidio a Skarholmen: Padre ucciso davanti al figlio per aver difeso l’onesta

La lotta contro la violenza giovanile e il controllo della droga a Stoccolma

Omicidio a Skarholmen: Padre ucciso davanti al figlio per aver difeso l’onesta

Un uomo di 39 anni è stato ucciso a colpi di pistola sotto gli occhi di suo figlio di soli 12 anni in un omicidio a sangue freddo scatenato dal fatto che l’uomo avrebbe sgridato un giovane in strada, scatenando l’ira omicida. Questo tragico evento ha avuto luogo a Skarholmen, nella parte meridionale di Stoccolma, una città sempre più afflitta dalla violenza delle gang giovanili in lotta per il controllo dello spaccio di droga.

Secondo quanto riportato dalla tv pubblica svedese Svt, Mikael, la vittima, stava accompagnando suo figlio in piscina quando i due hanno attraversato un sottopassaggio in bicicletta a Skärholmen, un quartiere residenziale considerato abbastanza tranquillo nella periferia di Stoccolma, dove vivevano. Dei giovani hanno iniziato a urlare contro padre e figlio in bici, ma anziché ignorarli, Mikael ha deciso di tornare indietro. Purtroppo, questa decisione gli è costata la vita: pochi istanti dopo, gli hanno sparato in faccia e l’uomo è deceduto sul colpo. Il figlio di 12 anni ha assistito impotente alla terribile scena, chiamando immediatamente i soccorsi e la nonna.

Il fratello di Mikael ha rivelato che la vittima era un uomo che si batteva per scoraggiare i giovani dal compiere azioni illegali, desideroso che suo figlio crescesse lontano dall’ambiente criminale. La sorella ha aggiunto che Mikael provava compassione per le vittime delle sparatorie e aveva segnalato in passato alla polizia la presenza di criminalità organizzata nel quartiere. Attualmente, le autorità stanno conducendo indagini sull’omicidio, ma al momento non sono stati effettuati arresti.

Secondo quanto riportato dal quotidiano svedese, nelle ultime settimane a Skarholmen si sono verificate diverse sparatorie, tra cui un omicidio il primo marzo di un 20enne e un altro incidente vicino a una scuola materna il 13 marzo, in cui è stato ferito un giovane di 25 anni. Si ipotizza che un vuoto di potere tra i criminali abbia scatenato una guerra per il controllo della zona, con un mercato della droga privo di un vero controllo. Il premier Ulf Kristersson ha dichiarato che il governo è determinato a porre fine a questa violenza e a fermare le bande criminali che seminano terrore nella città.

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