Eurobond: il futuro dell’Unione Europea
Gli eurobond guadagnano terreno tra investitori internazionali mentre l'UE si divide sul loro ruolo nel Recovery fund. La proposta di un debito pubblico europeo permanente divide i paesi membri.
Gli eurobond stanno guadagnando terreno tra i grandi investitori internazionali, nonostante non siano ben visti dai paesi frugali dell’Unione Europea. Secondo il Financial Times, gestori finanziari di Pimco, JPMorgan Asset Management e T Rowe Price hanno recentemente aumentato la loro esposizione al debito pubblico dell’UE, abbandonando contemporaneamente i titoli del Tesoro statunitense.
Il sistema degli eurobond è diventato cruciale negli equilibri economici e politici dell’UE con l’avvento della pandemia. Una parte consistente del Recovery fund, il piano di ripresa dell’Unione, è finanziata tramite l’emissione di titoli gestita dalla Commissione europea. Il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ha proposto di rendere il debito pubblico europeo una fonte strutturale di entrate per gli investimenti nella transizione ecologica e digitale dell’Unione.
Gentiloni ha sottolineato l’importanza di un ‘Recovery fund’ permanente proporzionato all’economia dell’UE, affermando che la creazione di una capacità fiscale centrale europea è fondamentale per fornire beni pubblici in settori chiave come l’energia, l’innovazione e la difesa. Questa proposta ha ricevuto il sostegno di istituzioni economiche internazionali di rilievo come il FMI, l’OCSE e la BCE.
Tuttavia, l’idea di un debito pubblico europeo non è ben accolta dai paesi frugali dell’UE, come Germania e Olanda. La Corte dei conti europea ha avvertito sui rischi di un aumento eccessivo degli eurobond per la stabilità del bilancio della Commissione Ue, prevedendo un significativo aumento della spesa per interessi legata ai titoli emessi nell’ambito del Recovery fund.
Nonostante le preoccupazioni, le politiche della BCE sui tassi d’interesse sembrano favorire il successo degli eurobond tra i grandi investitori. Secondo Bob Michele, chief investment officer di JPMorgan Asset Management, il percorso per i tagli dei tassi in Europa è più chiaro rispetto agli Stati Uniti, il che ha portato la società a incrementare la propria detenzione di titoli di Stato europei.