Riassetto delle Autostrade in Italia: Nascita di ‘Autostrade dello Stato’
Il decreto crea 'Autostrade dello Stato' per gestire le autostrade statali a pedaggio, iniziando il riassetto delle reti autostradali in Italia.
Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri ha dato vita alla società per azioni ‘Autostrade dello Stato’, interamente controllata dal ministero dell’economia e sottoposta alla supervisione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Questa nuova società pubblica avrà il compito di gestire le Autostrade statali a pedaggio.
Attualmente, molte concessioni autostradali sono scadute da tempo, come sottolineato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. La società si occuperà delle autostrade pubbliche a pedaggio, che attualmente sono quattro, con l’obiettivo di avere una concessionaria pubblica in futuro.
Attualmente, su oltre 7.000 chilometri di autostrade italiane controllate da Anas Spa, solo poco più di 900 chilometri sono gratuite, come la Salerno-Reggio Calabria, la Palermo-Catania e il Grande Raccordo Anulare di Roma. Altri 500 chilometri sono gestiti da Anas in società miste con le Regioni, mentre la maggior parte è data in concessione a società private che si occupano della gestione, manutenzione, costruzione e riscossione dei pedaggi.
Le concessioni di due importanti tratte autostradali nel Nord Est, come l’A4 da Brescia a Padova e l’A22 del Brennero, stanno per scadere. Il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri segna l’inizio del riassetto delle reti autostradali secondo le linee guida del governo Draghi.
La nuova società ‘Autostrade dello Stato spa’ avrà il compito di gestire le autostrade statali a pedaggio attualmente gestite da Anas, tra cui il Traforo del Frejus e del Monte Bianco, le autostrade venete e la Asti-Cuneo. Avrà la possibilità di stipulare convenzioni con società controllate dallo Stato per acquisire assistenza tecnica, operativa e gestionale, nonché di costituire società di gestione di autostrade statali e acquisire partecipazioni in società esistenti del settore.
Si prospetta una possibile operazione di privatizzazione in futuro, mentre Anas manterrà la gestione diretta delle autostrade e raccordi non a pedaggio. Inoltre, è previsto lo scorporo di Anas dal gruppo Ferrovie, con Anas che potrebbe diventare un dipartimento di Cassa depositi e prestiti.