Lega e Salvini: sfide e alleanze nelle elezioni europee
Matteo Salvini affronta sfide interne ed esterne nelle elezioni europee, stringendo alleanze e rischiando perdite di consensi.
La probabilità che la Lega perda la dicitura “Salvini premier” dopo le prossime elezioni europee è sempre più concreta. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, si sta adoperando per garantire una tenuta elettorale che possa placare le rivolte interne e mantenere la sua leadership. In questo contesto, sta cercando di stringere alleanze, come quella con il generale Roberto Vannacci, che sta suscitando perplessità tra alcuni dirigenti settentrionali del partito.
Salvini ha urgente bisogno di riconquistare consensi soprattutto nel Sud, dove rischia di ottenere risultati deludenti, come accaduto in Sardegna. Fratelli d’Italia ha praticamente cannibalizzato il consenso leghista nelle regioni meridionali, mentre Forza Italia continua a godere dell’appoggio di importanti esponenti locali che potrebbero favorire un sorpasso sul Carroccio.
Per evitare un crollo elettorale nelle “terre amiche” del Nord, Salvini ha stretto un accordo con l’Udc di Lorenzo Cesa. Questa mossa strategica prevede la collaborazione per le prossime elezioni europee e politiche, con lo scopo di garantire reciproco supporto elettorale.
Il patto federativo tra Lega e Udc prevede scambi di voti e posti nelle liste elettorali. Si prevede l’inserimento di candidati dell’Udc nelle liste della Lega, garantendo una rappresentanza equa per entrambi i partiti.
Tuttavia, questa mossa non è priva di rischi per Salvini. La Lega potrebbe perdere seggi in Europa e ritrovarsi con europarlamentari estranei al partito, se i democristiani riusciranno a spingere i propri candidati con successo. Il generale Vannacci potrebbe rappresentare un’altra variabile sconosciuta per il partito. I dirigenti leghisti potrebbero essere preoccupati per questo scenario.