La ragazza che sognava Hemingway: il viaggio di Delphine alla ricerca di sé stessa
Delphine, ispirata da Hemingway, lascia Parigi per diventare scrittrice. Un viaggio alla scoperta di sé stessa tra New York e Cuba.
Dopo il grande successo di “Cinquanta modi per dire pioggia”, è uscito in libreria il 26 marzo “La ragazza che sognava Hemingway”, secondo romanzo della scrittrice americana Asha Lemmie, edito in Italia da Nord.
La ragazza che sognava Hemingway
Lemmie confeziona un romanzo di formazione con una protagonista forte e in anticipo sui tempi, pronta a tutto per realizzare i suoi sogni. Delphine, a 17 anni, si rende conto che non c’è più nulla che la trattenga a Parigi dopo la morte della madre, che rappresentava l’ultimo legame con la città. Decide così di lasciare il collegio per inseguire il sogno di diventare scrittrice, ispirata dal padre che ha conosciuto solo attraverso i racconti materni.
Le storie di quell’uomo geniale e misterioso, scomparso senza sapere di aver avuto una figlia, hanno plasmato Delphine sin dalla sua infanzia, alimentando in lei il desiderio di poter emulare la generazione perduta di intellettuali e poeti che hanno segnato la storia della letteratura. Mentre inizia a scrivere il suo primo romanzo, sente che è giunto il momento di confrontarsi con il suo idolo, Ernest Hemingway, l’uomo che con la sua assenza ha influenzato il suo destino.
Delphine intraprende così la ricerca di Hemingway, in un viaggio che la porterà dai vicoli bui di New York alle spiagge soleggiate di Cuba, dove potrebbe scoprire che le sue speranze si scontrano con una realtà molto diversa da quella immaginata.
L’autrice
Asha Lemmie è nata in Virginia e cresciuta nel Maryland. Dopo essersi laureata al Boston College in Letteratura inglese e Scrittura creativa, attualmente risiede a New York, dove lavora nel settore editoriale. Oltre all’inglese, parla fluentemente giapponese e italiano. Il suo esordio, “Cinquanta modi per dire pioggia”, ha riscosso un grande successo editoriale a livello mondiale.
La copertina