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Il valore del catalogo editoriale: tra tradizione e innovazione

Il catalogo editoriale rappresenta una fonte di stabilità economica e identità per le case editrici, influenzando il mercato librario e le strategie editoriali.

Il valore del catalogo editoriale: tra tradizione e innovazione

Quando si parla di vendite di libri sui giornali, spesso si fa riferimento alle classifiche dei libri più venduti, noti come “novità”, ossia libri pubblicati di recente. Tuttavia, per il bilancio economico di una casa editrice e di molte librerie, rivestono importanza anche i libri presenti da tempo sul mercato, il cosiddetto “catalogo”. Gli editori puntano sull’equilibrio tra novità e catalogo per garantire stabilità economica.

Adelphi ha recentemente acquisito i diritti di pubblicazione dell’intera opera di Philip Roth, dimostrando l’interesse degli editori per il catalogo. Antonio Sellerio, editore dell’omonima casa editrice, sottolinea l’importanza del catalogo come fonte di fatturato sicuro, a differenza delle novità che comportano incertezze.

Le case editrici storiche come Sellerio, con un vasto catalogo consolidato, possono contare su una base solida. Al contrario, per le aziende più giovani, la mancanza di risorse e di autori affermati rappresenta un rischio imprenditoriale. Gestire il catalogo in modo efficace è cruciale per gli editori storici.

Il catalogo non solo garantisce stabilità economica, ma contribuisce anche all’identità e alla reputazione di una casa editrice. È un elemento distintivo che attira i lettori affezionati a certi editori.

Secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori (AIE) del 2023, il 65,2% dei libri venduti era già stato pubblicato in precedenza. Questo dato è in crescita, evidenziando l’importanza del catalogo nel panorama editoriale.

Il concetto di “catalogo” varia tra editori e librerie. Alcuni considerano libri usciti da almeno sei mesi come parte del catalogo. Questa distinzione è fondamentale per comprendere il ruolo economico dei libri nonostante non siano novità.

Libri come “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman e “Se questo è un uomo” di Primo Levi sono esempi di libri di catalogo che mantengono una costante domanda sul mercato. Anche libri di nicchia possono rientrare nella categoria di catalogo, a seconda delle preferenze delle librerie e dei lettori.

Il ruolo del libraio nel distinguere tra libri di catalogo e proposte è cruciale per soddisfare le esigenze dei clienti. La gestione del catalogo e delle ristampe è un aspetto strategico per le case editrici, che devono rispondere alla domanda del mercato in modo tempestivo.

Il peso economico del catalogo è aumentato negli ultimi anni, influenzato dall’evoluzione del mercato librario online e dai cambiamenti normativi sugli sconti. L’equilibrio tra novità e catalogo rimane una sfida per le librerie, che devono adattarsi alle nuove dinamiche del settore.

Le nuove tendenze, come l’uso di TikTok per la promozione dei libri, stanno influenzando il mercato editoriale, portando alla valorizzazione di libri più datati. Il catalogo rimane un pilastro fondamentale per la sostenibilità delle case editrici e per la diversificazione dell’offerta libraria.

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