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Il declino demografico in Italia: dati e tendenze del 2023

Il calo delle nascite in Italia nel 2023 evidenzia una diminuzione significativa, con un'età media del parto in aumento. La fecondità scende a livelli storici bassi, influenzata dalla posticipazione delle nascite.

Il declino demografico in Italia: dati e tendenze del 2023

Il calo delle nascite in Italia non accenna a diminuire, come confermano i dati Istat pubblicati oggi che delineano la situazione demografica attuale nel nostro Paese. Si registra un calo demografico, seppur lieve, e una popolazione sempre più anziana. L’ultimo aumento delle nascite risale al lontano 2008.

Gli indicatori demografici relativi al 2023 mostrano che i nati residenti in Italia sono stati 379mila, con una diminuzione delle nascite del -3,6% rispetto al 2022. Se confrontiamo la situazione attuale con il 2008, si evidenzia un calo significativo di 197mila bambini (-34,2%). Il numero medio di figli per donna scende da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi al minimo storico di 1,19 figli registrato nel lontano 1995.

Nel Nord, il numero di figli per donna passa da 1,26 nel 2022 a 1,21 nel 2023. Nel Centro si registra un calo da 1,15 a 1,12, mentre nel Mezzogiorno il tasso di fecondità totale è di 1,24, il più alto tra le ripartizioni territoriali, con una flessione inferiore rispetto all’1,26 del 2022. Questo fa sì che il Sud Italia, dopo due decenni, torni ad avere una fecondità superiore a quella del Centro-nord.

Il Trentino-Alto Adige si conferma come la regione più feconda del Paese, con un numero medio di figli per donna pari a 1,42, anche se registra uno dei cali più significativi rispetto al 2022 (1,51). Sicilia e Campania seguono con un numero medio di figli per donna rispettivamente pari a 1,32 e 1,29 (contro 1,35 e 1,33 nel 2022). Al contrario, la Sardegna continua a essere la regione con la fecondità più bassa, con soli 0,91 figli per donna nel 2023.

Dopo un periodo di stabilità, nel 2023 l’età media del parto per le donne raggiunge i 32 anni e mezzo, con un lieve aumento rispetto al 2022. L’età media in cui le donne decidono di diventare madri è più alta al Nord e nel Centro (32,6 e 32,9 anni) e più bassa al Sud (32,2). La posticipazione delle nascite riprende, fenomeno che incide significativamente sulla riduzione della fecondità.

Dopo un breve periodo di aumento delle nascite legato alla pandemia, la discesa della fecondità sembra riprendere ovunque, accompagnata da una nuova spinta alla posticipazione. Anche il numero dei matrimoni è in calo, con 183mila matrimoni nel 2023 (-6mila rispetto al 2022). Diminuiscono i matrimoni celebrati in chiesa, mentre aumentano quelli con rito civile.

All’inizio del 2024, la popolazione residente in Italia ha un’età media di 46,6 anni, in crescita rispetto all’anno precedente. La popolazione over 65 costituisce il 24,3% della popolazione totale, con un aumento anche del numero di ultraottantenni, che superano in numero i bambini sotto i 10 anni. La Liguria risulta essere la regione più anziana, con una quota di over 65 pari al 29% e una di ultraottantenni del 10,3%. Il numero di ultracentenari raggiunge il suo massimo storico, superando le 22.500 unità.

Staff
  • PublishedMarch 29, 2024