Economia

Direttiva UE Case Green: Impatto e Opportunità per i Proprietari di Case in Italia

La direttiva UE 'Case Green' potrebbe ridurre del 40% le bollette, ma richiede un investimento stimato tra 285 e 320 miliardi di euro entro il 2030. Le nuove norme offrono opportunità di risparmio e aumento del valore delle abitazioni.

Direttiva UE Case Green: Impatto e Opportunità per i Proprietari di Case in Italia

La direttiva UE sulle ristrutturazioni edilizie, meglio conosciuta come direttiva “Case green”, è attesa in Italia, ma potrebbero passare fino a due anni prima che venga recepita. Nel frattempo, gli esperti del settore stanno valutando l’impatto delle nuove norme sui proprietari di case italiani.

Secondo uno studio condotto dal Cresme in collaborazione con Symbola, rendere più efficienti dal punto di vista energetico le abitazioni, come previsto dalla direttiva, potrebbe portare a una riduzione del 40% dei costi delle bollette. Tuttavia, ciò richiederà un notevole investimento pubblico e privato, stimato tra i 285 e i 320 miliardi di euro entro il 2030.

Il rapporto del Cresme, basato su una versione precedente della direttiva, stima che una famiglia che vive in un condominio dovrebbe spendere in media circa 48.000 euro per adeguare il proprio appartamento. Questi calcoli dovranno essere rivisti una volta che l’Italia stabilirà i criteri per l’applicazione delle nuove norme.

Il Cresme prevede che in Italia la direttiva potrebbe coinvolgere circa 578.000 abitazioni monofamiliari e circa 2,64 milioni di abitazioni in edifici plurifamiliari. Per portare queste abitazioni a guadagnare due categorie energetiche, potrebbero essere necessari 319,2 miliardi di euro entro il 2030, secondo il Cresme, mentre l’Enea stima che potrebbero bastare 258,4 miliardi di euro.

costo ristrutturazione
I costi per una ristrutturazione

Il parco immobiliare italiano, come sottolineato dal Cresme, è caratterizzato da edifici vecchi che consumano molta energia. Il 72% degli edifici residenziali ha più di 48 anni e circa il 70% si trova nelle classi energetiche E-G, il che porta a bollette elevate.

Nel 2022, gli italiani hanno già speso 223,4 miliardi di euro per interventi di efficientamento energetico e ristrutturazioni, senza che fosse richiesto dall’Europa. Questo dimostra la necessità di interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

Il Cresme sottolinea che le nuove norme rappresentano un’opportunità per i proprietari. Un intervento mirato per ridurre i consumi energetici e far salire di almeno due classi energetiche il patrimonio residenziale potrebbe portare a un risparmio del 40% sulle bollette, pari a 1.067 euro all’anno, e contemporaneamente aumentare il valore delle abitazioni.

Infatti, una casa ristrutturata vale mediamente il 44,3% in più di una casa da ristrutturare. La spesa per la ristrutturazione di un appartamento potrebbe essere ammortizzata in 48 anni di risparmi sulle bollette, con la possibilità di un aumento del valore dell’abitazione sul mercato.