Sicurezza Stradale nelle Zone Rurali: Un Appello per Salvare Vite
Aumento delle vittime sulle strade rurali in Europa. Appello per interventi mirati a migliorare la sicurezza stradale e ridurre incidenti fatali.
In Italia, nel 2022, il numero delle vittime sulle strade delle zone rurali è aumentato, raggiungendo quota 1.531, rispetto ai 1.365 dell’anno precedente. Questo dato rappresenta quasi la metà di tutte le vittime stradali registrate nel Paese. Un trend preoccupante, considerando che in queste aree, caratterizzate da un progressivo spopolamento, la percentuale di residenti rappresenta solamente il 16% della popolazione nazionale. Questi dati emergono da un rapporto del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (Etsc).
Il problema non riguarda soltanto l’Italia. Secondo il rapporto dell’Etsc, nel 2022 in tutta l’Unione Europea gli incidenti stradali verificatisi nelle zone rurali hanno causato oltre 10.000 vittime. Le strade rurali possono essere più pericolose rispetto ad altri tipi di strade, poiché spesso mancano di barriere centrali e laterali, consentendo grandi differenze di velocità e peso tra i diversi veicoli che le percorrono, dai camion ai ciclisti vulnerabili e ai pedoni. Gli incidenti con un solo veicolo sono comuni, spesso causati da un guidatore stanco che valuta male una svolta e finisce fuori strada. Gli scontri frontali sono frequenti e spesso fatali.
Di conseguenza, si è lanciato un appello ai governi dell’Unione Europea affinché intervengano per migliorare la sicurezza delle strade rurali. Il rapporto contiene numerosi esempi di interventi efficaci che stanno salvando vite umane in tutta Europa. Paesi come Francia, Spagna e la regione belga delle Fiandre hanno ridotto i limiti di velocità su tutte le strade rurali. La Svezia ha investito notevolmente nelle strade 2+1, che prevedono una barriera centrale e una progettazione attentamente studiata per la sicurezza. In Scozia, gli esperimenti con una segnaletica stradale speciale per i motociclisti, finalizzata a guidarli nelle curve strette, hanno ottenuto risultati sorprendenti. Nella regione polacca della Pomerania occidentale sono state realizzate, in cinque anni, 800 chilometri di piste ciclabili rurali di alta qualità.
L’Etsc propone una serie di misure per ridurre il numero di vittime sulle strade rurali, che vanno dall’installazione di barriere laterali e centrali alla costruzione di percorsi separati per ciclisti e marciapiedi per i pedoni. Il rapporto segnala che circa la metà dei decessi di ciclisti avviene su strade rurali. Inoltre, l’aumento dell’utilizzo delle e-bike nelle zone rurali, spesso tra i ciclisti più anziani, è un fattore da considerare per le autorità locali e nazionali quando pianificano gli investimenti.