Protezione elezioni europee: linee guida contro disinformazione e deepfake
La Commissione europea emette linee guida per proteggere elezioni europee da disinformazione e deepfake, chiedendo trasparenza e responsabilità alle piattaforme digitali.
La Commissione europea ha diramato linee guida per proteggere le prossime elezioni europee di giugno dalla disinformazione. Tra le raccomandazioni vi è l’introduzione di un’etichetta che avverta gli utenti sui deepfake, ovvero contenuti generati dall’intelligenza artificiale che manipolano l’immagine di persone e fatti reali. Inoltre, si chiede maggiore trasparenza sui messaggi elettorali degli influencer e una stretta sulla monetizzazione di post e reel virali contenenti informazioni false con potenziale impatto sulla politica.
Le linee guida non costituiscono obblighi, ma sono un richiamo ai giganti dei social e dei motori di ricerca affinché rispettino le norme del Dsa, il regolamento Ue sui servizi digitali. Questo regolamento impone alle piattaforme con oltre 45 milioni di utenti nell’Ue di prevenire e contrastare la diffusione di contenuti illegali e dannosi, inclusi quelli che potrebbero compromettere l’integrità delle elezioni.
Violare il Dsa può comportare pesanti multe, fino al 6% del fatturato globale annuo di un’azienda. Bruxelles ha già avvertito chiaramente X (l’ex Twitter ora di proprietà di Elon Musk) e TikTok. Pertanto, conformarsi alle linee guida potrebbe essere il modo migliore per evitare sanzioni dopo le elezioni.
Una delle principali preoccupazioni riguarda l’intelligenza artificiale, in particolare i deepfake, video e audio che possono riprodurre le sembianze e la voce di persone reali in situazioni mai accadute. L’Ue ha già approvato una legge che impone l’etichettatura dei deepfake, ma l’obbligo entrerà in vigore solo l’anno prossimo.
Per contrastare la disinformazione, la Commissione raccomanda ai social media di bloccare la monetizzazione e la diffusione virale dei contenuti falsi. Al contempo, si invita le piattaforme a promuovere informazioni ufficiali sui processi elettorali e adottare iniziative di alfabetizzazione mediatica.
Le linee guida riguardano anche la trasparenza della pubblicità politica, con la raccomandazione di creare un’etichetta per segnalare i contenuti sponsorizzati da partiti e candidati. Inoltre, si sottolinea l’importanza di monitorare gli influencer affinché dichiarino chiaramente se il contenuto fornito contiene pubblicità politica e rendano pubbliche le informazioni sui finanziatori degli spot.
Thierry Breton, commissario Ue per il Mercato interno, sottolinea l’importanza di utilizzare gli strumenti offerti dalla legge sui servizi digitali per garantire che le piattaforme rispettino i loro obblighi e non siano strumentalizzate per manipolare le elezioni, preservando al contempo la libertà di espressione.
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