Le stragi di mafia e i legami con la politica italiana
Indagini sulla connessione tra stragi del '92-'93, Marcello Dell'Utri e Silvio Berlusconi. Accuse, condanne e legami con Cosa Nostra.
Lo Stato è stato preso di mira con l’obiettivo di colpire magistrati, forze dell’ordine e uomini delle istituzioni, in seguito al maxiprocesso avviato nel 1986 che ha portato a 346 condanne, di cui 19 ergastoli, per un totale di 2265 anni di carcere inflitti a capimafia e soldati di Cosa Nostra. La stagione delle stragi del 1992-1993 ha lasciato un tragico bilancio di nove bombe e 21 vittime. La procura di Firenze sta ancora indagando su quegli attentati, concentrandosi sul coinvolgimento di entità esterne, con un unico indagato, Marcello Dell’Utri, dopo la morte di Silvio Berlusconi avvenuta il 12 giugno.
Il rapporto fraterno tra Berlusconi e Dell’Utri è tornato sotto i riflettori dopo il generoso lascito di 30 milioni di euro donato dal Cavaliere al suo storico amico e collaboratore. Il 18 luglio 2023, Dell’Utri avrebbe dovuto presentarsi davanti ai magistrati fiorentini per essere interrogato, ma ha scelto di non rispondere alle domande.
Secondo l’accusa, Dell’Utri avrebbe istigato le stragi per favorire l’ascesa di Forza Italia. La difesa di Dell’Utri, rappresentata dall’avvocato Francesco Centonze, ha definito questa tesi come incredibile e fantasiosa. Tuttavia, Dell’Utri è stato condannato in passato a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, confermando i suoi legami con esponenti di spicco di Cosa Nostra e il suo ruolo di mediatore tra la mafia e Berlusconi.
Le indagini della procura di Firenze suggeriscono che le stragi del 1993 fossero finalizzate a indebolire il governo Ciampi, diffondere il terrore tra i cittadini e favorire l’ascesa politica di Silvio Berlusconi. Si ipotizza che Berlusconi e Dell’Utri abbiano tratto benefici dagli effetti delle stragi. L’ultimo attentato, previsto per il 23 gennaio 1994 all’uscita dello stadio Olimpico di Roma, non è stato portato a termine a causa di un guasto al telecomando dell’autobomba, ma si sospetta che un ordine dall’alto abbia interrotto l’azione.
Silvio Berlusconi non è mai stato processato per reati legati alla mafia, con le indagini che lo hanno coinvolto che sono sempre state archiviate. Attualmente, l’unico nome nel registro degli indagati nelle indagini della procura fiorentina sui mandanti occulti è Marcello Dell’Utri, il cui coinvolgimento nelle stragi di mafia rimane al centro delle indagini in corso.