Francesca Cipriani: tra risate e riflessioni sul mondo dello spettacolo
Francesca Cipriani si racconta tra sincerità, ironia e coraggio, affrontando temi come talento, immagine, chirurgia estetica e amore tossico.
Francesca Cipriani, dopo aver fatto domanda l’anno precedente, è finalmente ospite a Belve. Quando le viene chiesto come si sente, risponde con un sorriso: “Mi sento come una gattina buona buona che però diventa una iena quando si arrabbia.” Descrive se stessa come “genuina come il tonno al naturale” e scherza sul fatto che la Fagnani le chieda se è “natural”. Con un pizzico di ironia, risponde: “Beh, a livello estetico di naturale c’è ben poco.”
La Cipriani si apre sul suo lato più intimo, dichiarando di avere un cuore immenso e di essere spesso fraintesa come superficiale. Sottolinea che il suo talento principale è essere se stessa e, quando le viene chiesto cosa sa fare davvero bene, non esita a rispondere: “Ridere.” Rivela di essere profondamente colpita dalle ingiustizie e dalle tragedie globali, affermando: “Per tutte le cose brutte che accadono io ne soffro.”
Francesca Fagnani riprende alcuni detti reinterpretati in chiave Cipriani, suscitando sorrisi e momenti di leggerezza durante l’intervista. La Cipriani racconta con sincerità dei suoi inizi nel mondo dello spettacolo, ricordando con umorismo il suo primo impatto con la metropolitana di Milano.
Il discorso si sposta sul tema della meritocrazia nel mondo dello spettacolo, con particolare attenzione alle differenze tra talento e immagine. La Cipriani esprime la sua opinione sulla preferenza per le showgirl straniere rispetto a quelle italiane, sottolineando la mancanza di opportunità per molte donne del settore.
Si affronta poi il delicato argomento della chirurgia estetica, con la Cipriani che racconta apertamente le sue esperienze personali. Dalla ricostruzione al seno agli interventi estetici successivi, la sua storia è segnata da momenti di sofferenza e di riflessione. Con coraggio, rivela di aver affrontato un amore tossico e di essere riuscita a denunciare il suo aguzzino.