L’Unione Europea abbraccia la mobilità ciclistica: una svolta sostenibile
L'Unione Europea si impegna per promuovere la mobilità ciclistica come soluzione sostenibile e sicura, con politiche per aumentare le piste ciclabili e ridurre le emissioni di CO2.
L’Unione europea ha deciso di puntare verso un futuro in bicicletta, con l’obiettivo di aumentare le piste ciclabili in tutte le città del blocco. Durante la due giorni informale del Consiglio Ue Trasporti a Bruxelles, Consiglio Ue, Commissione e Parlamento europeo hanno sottoscritto la prima Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica.
La dichiarazione riconosce la bicicletta come un mezzo di trasporto sostenibile, accessibile e conveniente. Questo documento fa seguito alla dichiarazione europea sulla bicicletta adottata dalla Commissione europea lo scorso ottobre, aprendo la strada a una strategia che sarà inclusa nell’agenda del prossimo esecutivo europeo.
Il testo è stato firmato dalla commissaria europea dei Trasporti, Adina Valean, insieme a Karima Delli, presidente della commissione Trasporti del Parlamento europeo, e Georges Gilkinet, vice primo ministro del Belgio, Paese con la presidenza di turno dell’Ue. Le tre istituzioni si impegnano a sviluppare, adottare e rafforzare politiche e strategie sulla mobilità ciclistica a tutti i livelli di governance.
La dichiarazione sottolinea la necessità di aumentare i livelli di sicurezza per i ciclisti, proponendo soluzioni come la separazione fisica delle piste ciclabili dal traffico motorizzato o la garanzia di velocità sicure nel traffico misto.
Per l’eurodeputata francese Delli, l’evento rappresenta un momento storico per il futuro del ciclismo in Europa. Si è espressa convinta che sia possibile abbandonare l’approccio centrato sull’automobile a favore di una combinazione di mobilità dolce e trasporto pubblico, evidenziando che le automobili sono responsabili del 15% delle emissioni di CO2 in Europa.
Lo scorso anno, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione per lo sviluppo di una strategia europea per la mobilità ciclistica, invitando la Commissione Ue a designare il 2024 come l’anno europeo della bici. Questa linea è condivisa anche dalla presidenza belga attuale dell’Ue, che ha ospitato l’evento.