Ucraina: Mobilitazione prigionieri per rinforzare l’esercito
Nuove politiche per affrontare conflitti interni ed esterni

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha firmato una legge sulla mobilitazione dei detenuti che consentirà ad alcuni prigionieri ucraini di essere arruolati per il servizio militare in cambio di una pena detentiva ridotta. Il Ministero della Difesa ucraino mira a reclutare oltre 15.000 soldati aggiuntivi attraverso questa nuova politica.
Quest’ultima iniziativa si aggiunge ad altre misure adottate dal governo ucraino per potenziare le sue forze armate, tra cui l’abbassamento dell’età di ammissibilità alla leva da 27 a 25 anni. Questo sforzo è volto a rafforzare le truppe ucraine esauste e impegnate non solo nel conflitto in corso in Donbass, ma anche nel nuovo fronte aperto dai soldati russi a Nord, nella regione di Kharkiv.
Zelenskyj ha dichiarato a febbraio che 31.000 soldati ucraini sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Russia, avvenuta più di due anni fa. Tuttavia, nonostante la lunga durata del conflitto, l’Ucraina ha riscontrato difficoltà nel reclutare o arruolare più personale nel suo esercito.
I critici sostengono che il sistema ufficiale di mobilitazione è stato ostacolato dalla burocrazia e dalla corruzione di stampo sovietico, e che i casi di renitenza alla leva sono aumentati negli ultimi mesi. Il generale Yurii Sodol, comandante delle forze nell’est, ha riferito al Parlamento che in alcune sezioni del fronte i russi sono numericamente superiori agli ucraini di oltre sette a uno.
La decisione di impiegare prigionieri nell’esercito ucraino potrebbe sollevare polemiche, richiamando alla mente una pratica utilizzata dalla Russia, che ha coinvolto decine di migliaia di detenuti nella guerra, sfruttando la semplice forza numerica in sanguinosi assalti. Tuttavia, a differenza della Russia, il disegno di legge ucraino specifica che i condannati per reati gravi come omicidio premeditato e stupro non saranno ammessi alla leva.
Olena Shulyak, leader del partito Servitore del Popolo di Zelenskyj, ha dichiarato che la decisione di mobilitare e concedere la libertà condizionale a un prigioniero sarà presa da un tribunale e richiederà la volontà del detenuto di arruolarsi nell’esercito.
Nel frattempo, la Russia continua a subire attacchi da droni d’attacco ucraini, che cercano di interrompere le catene logistiche che riforniscono le truppe russe. Un video mostra un drone che, dopo aver sorvolato a bassa quota Novorossiysk, si schianta contro il porto, provocando un’esplosione. La città, situata sulla costa del Mar Nero, ospita la flotta russa.
Il 15 maggio, la base aerea di Belbek nella Crimea occupata dalla Russia è stata attaccata, con aerei da combattimento russi e depositi di carburante distrutti. In risposta, le forze armate russe hanno preso di mira diversi obiettivi vicino a Odessa, nell’Ucraina meridionale, utilizzando missili balistici a corto raggio Iskander, causando numerosi incendi di grandi proporzioni.
Nel frattempo, il Ministero degli Esteri italiano si trova coinvolto in una controversia legale con Unicredit, poiché un tribunale russo ha posto sotto sequestro conti e proprietà della banca in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La misura è stata richiesta da Ruskhimalyans, un’impresa partecipata da Gazprom, in relazione a un contenzioso legato all’emissione di un ‘performance bond’ su un contratto tra RusChemAlliance e il consorzio Linde per la costruzione di un impianto di trattamento del gas.
Infine, la cooperazione militare tra Cina e Russia si rafforza, con Xi Jinping e Vladimir Putin che consolidano i legami in vista del conflitto in corso in Ucraina.