Sunday, May 18, 2025
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Censura e aggressioni: il difficile lavoro dei giornalisti stranieri in Cina

Le sfide affrontate dai reporter internazionali in un contesto di crescente nazionalismo

Censura e aggressioni: il difficile lavoro dei giornalisti stranieri in Cina

È ormai noto che i giornalisti stranieri in Cina affrontano molte difficoltà sul lavoro, specialmente quando si tratta di casi di cronaca fortemente censurati dalle autorità governative e che finiscono sotto i riflettori dei media internazionali. L’aggressione subita dal giornalista della BBC, Stephen McDonell, mentre stava raccontando il terribile incidente avvenuto a Zhuhai, è solo l’ultimo episodio di una serie di attacchi che si sono verificati in un contesto di crescente nazionalismo promosso dal presidente cinese Xi Jinping.

McDonell, corrispondente dalla Cina per l’emittente britannica, stava raccontando l’incidente avvenuto nei pressi del centro sportivo di Zhuhai, dove un’auto si è lanciata contro una folla, causando almeno 35 morti e oltre 40 feriti. La polizia locale ha dichiarato che il conducente del SUV, un uomo di 62 anni, agì volontariamente per sfogare la sua frustrazione personale legata a un divorzio.

Le autorità locali hanno rimosso le corone di fiori, le candele e le offerte lasciate sulla scena del tragico evento, mentre il governo ha cercato di reprimere l’indignazione online. Su piattaforme social cinesi, molti utenti hanno sollevato dubbi sul fatto che l’incidente potesse essere sintomo di problemi sociali più profondi. Tuttavia, molti post, commenti e articoli relativi all’incidente sono stati oscurati dai censori, pratica comune in Cina per argomenti considerati politicamente sensibili.

Frame del video pubblicato sui social media (Fonte X)
Frame del video pubblicato sui social media (Fonte X)

Per affrontare le critiche sulla gestione poco trasparente dell’incidente, Xi ha ordinato di rafforzare la prevenzione e il controllo dei rischi, risolvere tempestivamente conflitti e controversie, e punire severamente il responsabile dell’incidente.

Passando all’aggressione subita dal giornalista della BBC, McDonell stava raccontando l’evento in diretta televisiva quando è stato interrotto da un uomo che lo ha aggredito e ha cercato di strappare la telecamera dalle mani del cameraman. L’uomo cinese ha chiesto al reporter se avesse il permesso di filmare e raccontare fatti accaduti in Cina, mettendo in discussione la sua legittimità. Prima dell’aggressione, l’uomo, visibile in un video con una maglietta verde, insieme ad altre persone aveva già filmato e fotografato il giornalista.

Come raccontato da McDonell in un articolo a sua firma, in Cina quando si tratta di storie delicate come questa, spesso funzionari locali del Partito comunista organizzano gruppi di persone che fingono di essere cittadini indignati per prendere di mira i giornalisti stranieri e ostacolare la copertura mediatica di determinati eventi. McDonell ha sottolineato che non è stato l’unico reporter straniero ad essere stato filmato e aggredito mentre cercava di raccontare quanto accaduto a Zhuhai.

Staff
  • PublishedNovember 13, 2024