Morte di Carmen Girasole: svolta nell’inchiesta per omicidio
Il mistero dietro la morte della maestra di Brescia

Nell’inchiesta per la morte di Carmela Girasole, conosciuta come Carmen, la maestra di Brescia stroncata da un aneurisma, si è registrata una svolta significativa. Gli inquirenti, di fronte a elementi poco chiari nelle circostanze del decesso, hanno deciso di aprire un fascicolo per omicidio. È stato iscritto nel registro degli indagati il compagno della 45enne, come riportato da BresciaToday. Si tratta di un uomo di origini straniere, poco più giovane dell’insegnante, con cui conviveva nella zona di Corso Garibaldi. È stato lui a accompagnarla in ospedale. Gli inquirenti ipotizzano il reato di omicidio preterintenzionale, suggerendo che la morte potrebbe essere stata causata involontariamente da un altro atto.
Carmen, originaria di Matera ma residente a Brescia da anni, insegnava nella scuola primaria Ugolini. È giunta in ospedale con un forte e persistente mal di testa, le cui condizioni sono state subito valutate come molto gravi dai medici, che hanno optato per un intervento chirurgico. Dopo l’operazione, la donna è stata trasferita in rianimazione, dove è purtroppo deceduta. Dalla sua cartella clinica è emerso che non era la prima volta che si recava in ospedale, un dettaglio che ha sollevato dubbi e ha spinto le autorità a indagare sulla dinamica dell’accaduto.
La polizia ha interrogato il compagno, ma non è stato possibile ascoltare la versione di Carmen, già deceduta. Emergono dettagli su precedenti accessi in ospedale della donna, sempre per dolori alla testa che potrebbero essere stati causati da traumi. In un episodio, aveva riferito di essere caduta in casa. Al quarto ricovero, precedente al decesso, i medici hanno riscontrato lividi sul suo corpo. L’autopsia prevista per oggi, martedì 1 ottobre, sarà determinante per chiarire le cause del decesso e verificare se possa esserci stata un’aggressione.