Il caso agghiacciante di Lucy Letby: nuovi dettagli sconvolgenti emersi
Testimonianze e ritardi nella Thirlwall Inquiry: la strage di neonati al Countess of Chester Hospital
Nel caso agghiacciante di Lucy Letby, l’infermiera inglese condannata per aver ucciso volontariamente 7 neonati e per aver tentato di ucciderne altri tra il 2015 e il 2016 mentre era impiegata presso il Countess of Chester Hospital, sono emersi nuovi dettagli. Durante l’inchiesta pubblica, il medico John Gibbs, ora in pensione, ha testimoniato riguardo alla strage di neonati avvenuta nel reparto neonatale dove lavorava all’epoca dei fatti.
I dirigenti infermieristici hanno opposto una forte resistenza ai sospetti sollevati nei confronti di Lucy Letby all’inizio del 2016, come ha spiegato il dottor Gibbs. Questo atteggiamento ha reso complicato richiedere un intervento o coinvolgere la polizia. Gibbs ha espresso profondo pentimento e vergogna per non aver protetto i bambini dal male causato da Letby, sottolineando l’importanza di fornire spiegazioni anziché scuse tardive ai genitori coinvolti.
Nel giugno del 2016, la morte di due gemellini ha scatenato una serie di scambi di mail che evidenziavano preoccupazioni sul comportamento di Letby. Tuttavia, la presenza di un’infermiera senior che ha sostenuto la totale infondatezza dei sospetti ha reso difficile confermare quei dubbi, definendo Letby come un’infermiera altamente competente.
Il dottor John Gibbs ha ammesso pubblicamente che sarebbe stato necessario bypassare l’alta dirigenza e contattare la polizia un anno prima rispetto a quanto effettivamente fatto dagli dirigenti dell’ospedale.
La Thirlwall Inquiry, avviata formalmente nell’ottobre 2023 dal ministero della Sanità inglese e guidata dalla giudice dell’Alta Corte di Londra Kathryn Thirlwall, nota come Lady Justice, ha subito ritardi nelle udienze pubbliche a causa di processi in corso. L’ultimo processo, conclusosi a luglio 2024, ha visto Lucy Letby riconosciuta colpevole della morte di un altro neonato.
Thirlwall si è impegnata pubblicamente a fare tutto il possibile per garantire che altre persone non debbano affrontare il dolore dei genitori dei neonati uccisi. A inizio settembre, l’infermiera ha cambiato avvocato con l’intenzione di presentare un nuovo appello e ripetere il processo.
