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Wada presenta ricorso contro assoluzione di Jannik Sinner dall’accusa di doping

La battaglia legale che scuote il mondo del tennis

Wada presenta ricorso contro assoluzione di Jannik Sinner dall’accusa di doping

La Wada, agenzia internazionale antidoping, ha deciso di presentare un ricorso contro la sentenza di assoluzione di Jannik Sinner dall’accusa di doping intenzionale emessa dall’Itia, organismo di tutela dell’integrità nel tennis. La richiesta è una sospensione fino a 2 anni per il numero 1 al mondo.

La vicenda

Lo scorso marzo, Sinner è stato trovato positivo al clostebol, una sostanza presente in alcuni farmaci utilizzati per la cicatrizzazione delle ferite. Gli avvocati del campione hanno dimostrato che la sostanza è stata assunta involontariamente a causa del contatto con le mani del massaggiatore Giacomo Naldi, che aveva trattato una ferita al dito con uno spray contenente clostebol.

L’Itia ha assolto Sinner dall’accusa di doping intenzionale, condannandolo solo per negligenza nel vigilare sul proprio staff e infliggendogli una sanzione leggera: la cancellazione dei risultati e del montepremi del torneo in cui è stata riscontrata la positività al clostebol (Indian Wells).

La Wada ha deciso di contestare questa sentenza presentando ricorso al Tas, tribunale arbitrale dello sport con sede a Losanna, in Svizzera. È la prima volta che la Wada fa appello a una decisione di assoluzione di un tribunale internazionale indipendente.

Cosa succede adesso

Il Tas dovrà avviare un procedimento di arbitrato che, tra udienze e sentenza, potrebbe durare almeno quattro mesi. Tuttavia, i tempi potrebbero essere accelerati data l’ampia copertura mediatica della vicenda legata a Sinner.

Nell’attesa della sentenza, il numero 1 al mondo potrà continuare a competere. La Wada chiede una sospensione da uno a due anni, senza cancellazione di risultati e montepremi oltre a quelli già revocati dall’Itia. In pratica, se il Tas desse ragione alla Wada, Sinner sarebbe sospeso dalle competizioni successive alla sentenza, ma i risultati ottenuti fino a quel momento non verrebbero annullati.

Il focus della Wada sarà dimostrare che Sinner era consapevole del rischio e non ha preso le dovute precauzioni, come ad esempio non aver richiesto al fisioterapista l’uso di guanti durante i massaggi.

Sinner si è detto molto deluso e sorpreso dall’appello della Wada, sottolineando che tre perizie mediche indipendenti, commissionate dall’Itia e legate alla Wada, sono state a suo favore.

Staff
  • PublishedSeptember 28, 2024