Cronaca

Arresto di Leonardo Bertulazzi: storia di un latitante delle Brigate Rosse

Dal sequestro di Costa all'arresto in Argentina: la cattura di un terrorista ricercato dal 1980

Arresto di Leonardo Bertulazzi: storia di un latitante delle Brigate Rosse

L’arresto di Leonardo Bertulazzi, noto esponente delle Brigate Rosse latitante dal 1980, è avvenuto a Buenos Aires, in Argentina, dopo la revoca del suo status di rifugiato ottenuto nel 2004. Bertulazzi, il cui nome di battaglia era Stefano, faceva parte della colonna genovese delle Brigate Rosse e deve scontare una pena complessiva di 27 anni di reclusione per vari reati, tra cui sequestro di persona, associazione sovversiva e banda armata.

Il suo coinvolgimento nel sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa a Genova nel 1977, finalizzato all’acquisizione di fondi per sostenere attività terroristiche, è uno degli episodi per cui è stato condannato. Parte dei soldi ottenuti dal sequestro di Costa è stata utilizzata per l’acquisto dell’appartamento di via Montalcini 8 a Roma, dove fu tenuto prigioniero Aldo Moro.

L’arresto di Bertulazzi è stato eseguito dalla polizia argentina con la collaborazione dell’Intelligence italiana e delle autorità italiane presenti a Buenos Aires. La ministra argentina Patricia Bullrich ha condiviso sui social media un’immagine dell’arresto di Bertulazzi da parte degli agenti di polizia.

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso apprezzamento per l’arresto di Bertulazzi, sottolineando l’importanza della revoca del suo status di rifugiato da parte delle autorità argentine. La cooperazione tra le autorità giudiziarie italiane, argentine e Interpol ha reso possibile la cattura del latitante.

Leonardo Bertulazzi è uno dei numerosi membri delle Brigate Rosse che hanno cercato rifugio in Sudamerica per sfuggire alla giustizia italiana. Anche il Ministro dell’Interno Piantedosi ha elogiato il lavoro delle forze dell’ordine attraverso un post sui social media.

Altri terroristi coinvolti nel sequestro di Moro che si nascondono in America Latina includono Alessio Casimirri, rifugiato in Nicaragua da quasi 50 anni, e Manlio Grillo, indicato come autore di un attentato nel 1973. Casimirri è protetto dal governo sandinista di Daniel Ortega e ha ottenuto la cittadinanza nicaraguense.

Staff
  • PublishedAugust 30, 2024